Lo avevano beccato a metà marzo, nella sua casa a Roma, a poche ore dall’ennesimo colpo, perpetrato in quel caso ai danni del supermercato Carrefour sulla via Appia, a Velletri. Durante la fuga verso la dispensa Fantozzi, dove aveva posteggiato la sua Y10 qualcuno lo aveva inseguito, annotando la targa, dando inizio alla sua fine. Con una rapida indagine il 22enne romano fu tratto in arresto dal personale del Commissariato di Velletri, congiuntamente a personale del Reparto Volanti della Questura di Roma, chiamato poi ad indagare sull’eventuale coinvolgimento in altre rapine ai danni di altri supermercati dei Castelli. Poche settimane dopo, roba di queste ore, i Carabinieri della Compagnia di Pomezia e gli agenti dei Commissariati della Polizia di Stato di Albano e di Velletri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ai suoi danni. Pesante i capi di imputazione ai danni del 22enne capitolino, rapinatore seriale e terrore dei supermercati del litorale sud romano e dell’area dei Castelli.
Polizia e Carabinieri, a seguito di un’accurata attività di indagine, analizzando i video delle telecamere di sicurezza degli esercizi commerciali sono infatti riusciti ad associare le gesta del rapinatore a ben 13 colpi compiuti in soli due mesi. Pomezia, Torvaianica, Tor San Lorenzo, Velletri ed Albano i luoghi dove il rapinatore armato di pistola entrava nei supermercati fingendosi un normale cliente, quasi sempre verso le 19. Prendeva qualcosa dagli scaffali per attendere il momento opportuno, in alcuni casi aspettando fino a 20 minuti, per garantirsi la sicurezza della riuscita della rapina verificando la presenza di guardie giurate o altri addetti al controllo.
Il giovane rapinatore, con la faccia da bravo ragazzo, faceva la fila con tanto di busta shopper dalla quale però, giunto alla cassa, estraeva una pistola che puntava in faccia alla cassiera o al cassiere di turno, facendosi consegnare l’incasso e fuggendo poi via a bordo di un’auto. In alcuni casi oltre ai soldi della cassa, il rapinatore chiedeva anche ‘le buste bianche’ facendo capire che era a conoscenza del sistema che i cassieri dei supermercati utilizzano per mettere il denaro già contabilizzato, perché superiore ad una cifra di sicurezza che viene alienato da quello contenuto nella cassa, poi inserite in dei contenitori blindati, proprio per evitare che durante eventuali rapine i malviventi si impossessino dell’incasso totale.
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