POLITICA

Caos pre-voto a Velletri: fioccano denunce. E Ladaga grida allo scandalo per un candidato dell’MPV

caos

 

E’ una campagna elettorale che si accinge a terminare tra fuochi e fiamme quella che ha contraddistinto la politica veliterna in queste settimane di avvicinamento alle elezioni Amministrative. 

In questo contesto s’inserisce la storia di alcuni veliterni che ad inizio marzo, sulla via di Cori, vennero coinvolti in un incidente stradale che li costrinse a far ricorso alle cure ospedaliere.  Nell’occasione, cosi come dettagliatamente riportato dal verbale redatto dagli agenti della Polizia Locale, l’uomo che provocò l’incidente, invadendo la corsia e coinvolgendo altre due vetture, fu trovato col tasso alcolemico superiore a quanto consentito dal Codice della Strada. Contestualmente il veicolo fu trovato privo sia della copertura assicurativa che dell’apposita carta di circolazione, tanto da far scattare il sequestro del mezzo ed il ritiro della patente. 

Un senso di stupore ha pervaso i due quando su un manifesto elettorale si sono ritrovati il volto di colui col quale neppure tre mesi prima ebbero a che fare durante il sinistro. L’uomo, di nazionalità rumena, risulta infatti tra i candidati al rinnovo del consiglio comunale all’interno della lista del Movimento Popolare per Velletri, che appoggerà il candidato sindaco Fausto Servadio. 

Lungi da noi l’intenzione, in questa sede, di fare lezioni di morale a chi, tra domenica e lunedì, si ritroverà a coltivare l’ambizione di essere uno dei rappresentanti consiliari dei cittadini veliterni. La cosa, tuttavia, ha fatto e farà scalpore, tanto più oggi che è divenuta di dominio pubblico, essendo stata sfoderata dal candidato sindaco del Centrodestra, Salvatore Ladaga, che nel comizio conclusivo, dal palco di Piazza Cesare Ottaviano Augusto, ha tuonato contro l’opposta fazione, criticando aspramente la scelta del Movimento Popolare per Velletri. Allo stesso tempo Ladaga ha decantato le lodi delle proprie liste: “con noi c’è tutta bella gente – ha ripetuto ancora una volta Ladaga, secondo un leit-motiv utilizzato in tutti i comizi elettorali -; abbiamo tanti giovani, persone per bene e vogliose di ben figurare”. Subito dopo il leader del centrodestra ha evidenziato il caso del giovane rumeno, criticando aspramente la decisione di candidarlo, “al solo scopo, –  a detta di Ladaga -, di cercare di accaparrarsi i voti della comunità rumena. Noi siamo ben altro – ha concluso tra gli applausi, non prima di attaccare nuovamente i leader dell’MPV -, e siamo estremamente orgogliosi di esserlo”.

La questione, che ha avuto ampia cassa di risonanza proprio nella giornata odierna, si colloca nel quadro di un ultimo giorno di campagna elettorale in cui va registrata la querela sporta dal segretario del Pd Luca Masi ai danni del suo ex compagno di partito Fabio Taddei, reo, a suo dire, di aver avuto dall’ufficio elettorale del Comune di Velletri le schede elettorali di 250 rumeni, per i quali avrebbe gestito la registrazione con delega, provvedendo poi a consegnare loro, a domicilio, la scheda elettorale, “con tanto – a detta di Masi – di propaganda per la sua lista”. Un tentativo, quello di Masi, atto ad appurare se quanto fatto sia stato o meno legittimo; un tentativo che dimostra, tuttavia, come a poche ore dal voto  l’ascia di guerra tra i democrat e gli ex piddini non sia ancora stata sotterrata. “Eppure  ha tuonato Ladaga, che già nei precedenti comizi era stato tutt’altro che tenero coi vertici del Pd veliterno – tutto questo senso della giustizia la coalizione del centrosinistra non lo ha dimostrato al momento di candidare chi, poco tempo fa, ha provocato un incidente molto serio, guidando in stato di ebbrezza e senza assicurazione. Noi – ha ribadito Ladaga – non abbiamo bisogno di candidare certe persone e ci stupiamo che Servadio abbia accettato tutto questo”.

La vicenda (di cui noi muniti di ogni tipo di documentazione a corredo, eravamo a conoscenza già da qualche giorno e forse venendo meno ai nostri doveri di cronisti avevamo deciso di sottacere) è esplosa proprio nell’ultima giornata elettorale, e il fatto che il candidato sindaco del centrodestra l’abbia con sdegno resa nota c’ha indotti a rompere gli indugi, senza per questo spingerci a mettere alla gogna il soggetto in questione, la cui foto è ritratta su diversi manifesti, nei quali, in lingua rumena, ha invitato i cittadini ad accordargli il proprio voto. 

In questo contesto, tornando alla diatriba delle schede elettorali, va registrata la seccata e sdegnata reazione di Fabio Taddei, che ha già preannunciato una controquerela da formalizzarsi nella mattinata di sabato. A poche ore dall’apertura delle urne il clima è quindi particolarmente infuocato e non si escludono clamorosi colpi di coda in una campagna elettorale che si è contraddistinta più per le polemiche tra opposte fazioni che non per la centralità di alcuni temi, finiti desolatamente nel dimenticatoio.

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