POLITICA

Velletri – Elezioni Comunali 2013: tutte le liste e le modalità di voto

COMUNALI

 

Ci siamo. Dopo giornate fatte di rincorse, parole, strette di mano, raccomandazioni, comizi, manifesti ed accuse incrociate, la parola, come in ogni democrazia che si rispetti, passerà agli elettori. Una ‘parola’ che gli stessi esprimeranno attraverso una matita, in ossequio ad un sistema, ormai arcaico, che ci portiamo appresso da decenni. Eppure una piccola rivoluzione nella costanza di una matita che promettono essere indelebile starà nel voto di genere che, per la prima volta in assoluto, consentirà al singolo elettore di poter esprimere due preferenze, sempre confinandole nella stessa lista che avrà barrato: in questo caso potrà scrivere il nome di un uomo e quello di una donna e il suo voto andrà ad entrambe.

Nessun pericolo ombrellone, visto che lo spettro è stato piuttosto quello dell’ombrello. Quando vennero fissate, con netto anticipo, si pensava a consultazioni elettorali ‘viziate’ dal pericolo mare, ma le spiagge, stante temperature tardoautunnali, resteranno completamente vuote. Vuote non saranno le urne, dove è da ritenere che la percentuale di votanti che vi si recherà dalle 8 di mattina alle 22 di domenica, e dalle 7 alle 15 del lunedì, sia piuttosto nutrita, sebbene il pericolo disaffezione possa non portare a sfondare quota 84, la stessa che si tocca nel 2008, quando si ebbe la coincidenza con le elezioni Politiche e con quelle Provinciali.

Al di là dei proclami appare difficile che uno dei 6 candidati in lizza possa superare lo spartiacque del 50%, tale che appare pressocchè scontato un ritorno alle urne nel weekend dell’8 e 9 giugno, dove – in quel caso si – un prorompente arrivo della bella stagione o una minor ‘effetto candidature’ potrà veramente far diminuire l’affluenza ai seggi.

Lasciando al futuro il compito di delineare il presente che sarà, torniamo ad oggi, con una rapida carrellata dei candidati presenti sulla scheda elettorale; una scheda che, al di là dei vincoli che hanno portato alla sua stesura, si presenta con dei vistosi vuoti sulla colonna di destra e con una congestione di nomi in quella di centro.

Ma al di là dell’aspetto grafico il primo nome che i cittadini si troveranno innanzi, partendo da sinistra, è quello del candidato sindaco del centrodestra, Salvatore Ladaga, che sarà appoggiato da  6 liste: Cittadini Protagonisti, Popolo della Libertà, LIVE – Laboratorio Idee Velletri, Fratelli d’Italia, La Destra e Noi per Velletri. 

Nella colonna centrale i cittadini potranno riaccordare la propria preferenza al Centrosinistra di Fausto Servadio, che potrà contare sull’appoggio di 5 liste: Sinistra per Velletri, Partito Democratico, Gente Nuova, Velletri Progresso e Movimento Popolare per Velletri. 

Subito sotto, sempre nella colonna centrale, la lista ‘Cuore Nuovo per Velletri’ che supporterà la candidatura a sindaco di Fabio Pontecorvi. 

A seguire il simbolo di ‘Casapound’, in appoggio alla candidatura a Primo cittadino di Paolo Felci. 

Ancora più sotto i cittadini potranno dare la propria preferenza alle due liste collegate alla candidatura di Fabio Taddei, che potrà contare sul movimento civico ‘Velletri Libera’ e sul partito ‘Centro Democratico’.

Sulla colonna di destra il Movimento 5 Stelle, il cui candidato a sindaco è Paolo Trenta. 

 

COME SI VOTA:

Si vota domenica 26 maggio dalle 8 alle 22 e lunedì 27 maggio dalle 7 alle 15. Si svolgeranno le operazioni di voto per le elezioni dei sindaci e dei consiglio comunali di oltre 529 comuni. Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 9 e 10 giugno. A differenza del passato saranno 24 i consiglieri eletti, e non più 30. Ancora 24 il tetto massimo di candidati per ciascuna lista (le liste sono 16, ma i candidati totali 371, non avendo alcune liste raggiunto la quota massima di 24 candidati).

I votanti saranno 42.235 (21865 donne e 20370 uomini); 677 stranieri, di cui la maggior parti appartenenti alla comunità rumena.

C’è una sola scheda con il nome dei candidati sindaco, affiancati dai simboli delle liste ad essi collegati. Accanto a ogni simbolo c’è una riga bianca.
Si vota per il sindaco facendo un segno sul nome di uno dei candidati.
Si vota per il consiglio facendo un segno su uno dei simboli delle liste collegate ai candidati sindaco.
Accanto al simbolo della lista c’è uno spazio bianco dove si può scrivere il nome di uno o due dei candidati di quella lista (voto di preferenza, che se espresso per due candidati dovrà essere necessariamente a persone di genere diverso, quindi una femmina e un maschio). Nel caso vengano contrassegnati i nomi di due uomini o due donne, verrà preso per buono solo il primo nominativo, essendo il voto di genere categoricamente orientato a far si che l’elettore che lo vorrà possa, rigorosamente per la stessa lista che avrà precedentemente barrato, esprimere la propria preferenza ad un uomo ed una donna (cosa che non verrà presa per valida in caso di nominativi appartenenti a liste diverse)
Se si farà un segno su un simbolo di lista ma NON su un candidato sindaco, il voto viene esteso automaticamente al candidato sindaco collegato a quella lista. E’ possibile altresì votare per una lista diversa da quelle collegate al candidato sindaco prescelto (il cosiddetto voto disgiunto).

 

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