POLITICA

Velletri – Servadio supera il 50% e si conferma Sindaco. Boom delle astensioni

ladaga

 

Lo scrutinio in una sezione. Tanti i voti contestati

Dopo un’apertura totale di 22 ore, dalla mattina di domenica al primo pomeriggio di lunedì, tutti i seggi elettorali sono stati chiusi e da qualche minuto è iniziato il conteggio delle schede che, una volta sommate, daranno il conto dell’esito elettorale, dando il là alla composizione del nuovo consiglio comunale di Velletri.

Fari puntati sulle preferenze, per capire come verranno suddivisi i posti nell’aula consiliare, sebbene tutto verrà rimandato all’esito del ballottaggio: solo allora, salvo le eccezioni di coloro che si saranno imposti sin da ora con un bottino di voti piuttosto vistoso, si saprà per certo chi entrerà a far parte del nuovo consiglio comunale. 

Quel che è sin da ora estremamente chiaro è che a vincere è stato senza dubbio il partito dell’astensionismo, visto che solo il 67,90% degli aventi diritto al voto si è recato alle urne (a conferma del pessimo trend della domenica, secondo il quale alle 22 di ieri avevano votato appena il 47,24% contro il 63,66% di 5 anni prima). Un dato pessimo se paragonato a quello del 2008, quando i votanti furono l’84,2%, ma ci si recò alle urne anche per le Politiche e le Provinciali (84,6% fu invece la percentuale di votanti del 2004, quando Bruno Cesaroni la spuntò al primo turno). 

 

15.44: Prime tensioni nelle sezioni, dove si sta procedendo alla conta dei voti. Diverse le schede che rischiano di essere annullate. A pesare pare sia stata anche la novità dell’introduzione del voto di genere, non pienamente metabolizzato da tutti: non mancano, difatti, i casi, di una doppia preferenza espressa però su candidati di liste diverse. A lavoro i ‘difensori del voto’, gli scrutatori messi li dai singoli partiti per vigilare al momento dello spoglio elettorale. 

16.33: Da quanto trapela nei meandri delle sezioni elettorali dissipate sul territorio la coalizione che appoggia l’attuale Sindaco, Fausto Servadio, sarebbe in vantaggio. Resta da quantificare di quanto, anche se in alcune sezioni sembrerebbe superare addirittura quota 50%. Il gap, per molti, non garantirebbe l’elezione al primo turno, ma ciò non viene più escluso e questa, alle 16.33, è una prima notizia.

– 17.03: Dagli ultimi aggiornamenti il candidato sindaco del Centrodestra, Salvatore Ladaga, sembra reggere bene l’onda d’urto della riconferma del Sindaco Servadio. Pur in vantaggio il sindaco del quinquennio 2008-2013 sembra debba passare attraverso le forche caudine del ballottaggio per assicurarsi un nuovo mandato. Dai dati in possesso in questo momento flop per il Movimento 5 Stelle, che alle Politiche aveva raccolto percentuali superiori al 20%. Regge bene Paolo Felci, di Casa Pound, che in alcuni sezioni lascerebbe ad altri la palma di fanalino di coda.

– 17.22: Quando sono state scrutinate il 10% delle schede complessive il candidato del Centrosinistra Fausto Servadio si attesta ad un 46%; a distanza di 10 punti percentuali il candidato del Centrodestra, Salvatore Ladaga. Sfiora l’8% il pentastellato Paolo Trenta, mentre Paolo Felci, di Casapound si avvicina al 5%. Male gli altri due, con Fabio Taddei e  Fabio Pontecorvi che si aggirano intorno al 3%, percentuale che metterebbe in serio rischio persino il posto in consiglio comunale per i due candidati. 

– 17.39: Dati da 6 sezioni: Servadio 2328 voti. Ladaga 1634. Trenta 242. Felci 217. Taddei 163. Pontecorvi 92

17.49: Dai primi dati sembra netta la delusione per gli outsider. I risultati di Fabio Taddei e Fabio Pontecorvi sembrano nettamente inferiori alle attese e ben lontani da assicurare loro la presenza in un’aula consiliare dove gli esponenti, in virtù della nuova legge elettorale, passano dalle 30 unità del passato alle 24 di oggi. Delusione anche per Paolo Trenta, del Movimento 5 Stelle, che contava di replicare l’ottimo risultato di Politiche e Regionali, ma che invece vede nettamente diminuiti i consensi nei confronti del M5S, che però fa molto meglio di 5 anni fa. Magra consolazione, per ora. 

– 18.33:  Fausto Servadio (49,5%) – Salvatore Ladaga  (34,8%) – Paolo Trenta (6,8%) – Paolo Felci  (3,7%), Fabio Taddei (3%), Fabio Pontecorvi (2,2%) 

 18.59: Servadio in questo momento ha superato 50%, che gli varrebbe la riconferma già al primo turno. Regge bene Ladaga, ma pesa il pessimo risultato degli altri, soprattutto di Trenta, Taddei e Pontecorvi. 

– 19.34: Dopo 15 sezioni scrutinate Servadio sfiora il 50% per un totale di voti pari a 5461 preferenze (49,8%). Ladaga arriva a 3849 (35,1%), Trenta a 592 (5,4%), Felci a 442 (4%), Taddei a 405 (3,6%)  e Pontecorvi 207 (1,8%). Ai 5461 voti del candidato del centrosinistra corrispondo i 5495 di tutti gli altri messi insieme. A questo punto peseranno, e non poco, le schede bianche o nulle, che potrebbero incidere nel calcolo delle percentuali.

– 20.01: In attesa che altri pervengano al nostro desk arrivano le prime indiscrezioni sui singoli partiti: netta appare la vittoria del Partito Democratico, sebbene il primo partito, dati alla mano, potrebbe restare quello dell’astensionismo che si attesta su uno storico 32,10%, che ricorda più certe consultazioni legate ai referendum che ad elezioni amministrative.  Regge il Pdl, malissimo, rispetto a febbraio, il Movimento 5 Stelle.

– 20.30: A metà delle sezioni da scrutinare, ovvero 21 su 42, Servadio sfonda quota 50%, con ben 6531 voti a suo favore, per una percentuale totale del 50,9%. Ladaga 33,3%, Trenta 5,5%, Felci 4,5%, Taddei 3,6%, Pontecorvi 2,2%. Il bicchiere, per Servadio, è in questo momento mezzo pieno. I supermarket sono chiusi, ma i bar sono ancora aperti e già qualcuno nell’entourage del centrosinistra pensa a riempire i calici per un brindisi che, nel caso, durerebbe tutta la notte.

– 20.57: Ci segnalano intoppi nello scrutinio di alcune sezioni, i cui dati potrebbero tardare ad arrivare, facendo protrarre lo spoglio verso le ore piccole della notte. Continua comunque la ‘fuga’ di Fausto Servadio, che dagli ultimi dati in nostro possesso è prossimo a superare quota 7500 voti, che ancora gli consentono di doppiare tutti gli altri. Il suo 50,5% attuale sovrasta infatti il 33,7% di Ladaga, con tutti gli altri staccati a distanza siderale: 5,5% per Trenta, 4,2 per Felci, 3,8% per Taddei e appena 2,1% per Pontecorvi. 

– 21.30: La vittoria per il Centrosinistra di Fausto Servadio si fa sempre più vicina e viste le attese della vigilia assumerebbe i connotati del trionfo. In pochi credevano in un sucesso al primo turno, successo che col passare delle ore, e delle schede scrutinate, si fa invece sempre più probabile. Ad ‘appena’ 16 sezioni alla fine Servadio sfiora il 51%, per un totale di voti pari a 8205. Ladaga resta intorno al 33,3%, mentre il pentastellato Paolo Trenta si ferma al 5,5%. Dietro si difende Felci, col 4,2%, mentre guardano tutti dal basso Taddei, 3,8%, e Pontecorvi, 2,1%. 

22.20:  Servadio è per la seconda volta consecutiva il Primo cittadino di Velletri. Dopo la vittoria al ballottaggio del 2008, questa volta il candidato sindaco del centrosinistra la spunta addirittura al primo turno. Non in molti credevano ad un’affermazione già alla prima tornata; certamente lui, che sul successo pieno aveva da sempre sperato, confidando che quanto fatto nel quinquennio precedente gli avrebbe valso la riconferma. Riconferma che c’è stata per un successo che è sembrato possibile sin dall’inizio degli scrutini, quando tuttavia le sue percentuali erano ancora distanti dal 50% +1. Pian piano, però, sezione dopo sezione il vantaggio s’è fatto pesante e i voti si son fatti macigni, fino a superare la fatidica quota ‘x’.

Si preannuncia una festa che durerà per tutta la notte nel quartier generale del nuovo sindaco, asserragliato coi suoi nel comitato elettorale di piazza Cairoli, affiancato dal ‘collega’ di Lariano, Cacciotti, sindaco di Lariano. In attesa che il risultato abbia i crismi dell’ufficialità (mancano ancora pochissime sezioni all’appello, tali da non dover sovvertire la sostanza del risultato), regna ancora la scaramanzia, ma pian piano anche i più realisti si stanno ‘sbottonando’. 

Ottima affermazione del Partito Democratico, primo partito in assoluto, insieme a quello dell’astensionismo. Forte disaffezione, infatti, da parte dell’elettorato, che ha disertato le urne con una percentuale del 32,1% (appena 67,9%, quindi, i votanti, ben lontani dagli 84,6% del 2008 e gli 84,2% del 2004, quando Cesaroni la spuntò al primo turno contro Patrizio Saraceni).

Gongola il popolo del centrosinistra veliterno, si leccano le ferite tutti gli altri. Male, molto male gli outsider: il dato del candidato del Centrodestra, Salvatore Ladaga, che si attesta intorno al 32,5% non è molto difforme dalle previsioni della vigilia, che volevano tuttavia un peso maggiore da parte dei candidati ‘minori’, che hanno invece tradito le attese, tanto da restare fuori dalla composizione del nuovo consiglio comunale. 

Vi rientrerà, probabilmente, il solo Paolo Trenta, candidato di un comunque deludente Movimento 5 Stelle, autore di un tonfo rispetto all’exploit delle Politiche di febbraio, quando a Velletri i pentastellati andarono ben oltre le due decine (ora lambiscono il 6%). Male anche Fabio Taddei e Fabio Pontecorvi, sotto il 4% il primo e poco sopra il 2% il secondo. Regge la botta Paolo Felci, di Casapound, che però non ce la fa ad incamerare il seggio consiliare, restando anche lui a ridosso del 4%. 

Delusione tra gli sconfitti, soprattutto in un centrodestra che presentandosi compatto pensava in un epilogo ben diverso, e che ora si ritrova nuovamente ad interrogarsi, come fatto ininterrottamente da un mese a questa parte, se Salvatore Ladaga fosse veramente l’uomo giusto per una battaglia in cui agli occhi dell’elettorato è mancato un vero segnale di rinnovamento.

Nulla di questo importerà a chi andrà ad amministrare la città che fu di Cesare Ottaviano Augusto, che conta di imprimere un’ulteriore accelerata alla propria attività governativa, potendo contare anche su un’Amministrazione regionale ‘amica’, quella guidata da Nicola Zingaretti, che pochi giorni fa, sotto la Galleria Ginnetti, profetizzò l’ampio successo del neosindaco veliterno. 

Caroselli di auto già si segnalano in città, per una festa che si protrarrà per tutta la notte. La festa ufficiale sta per avere in inizio alla pizzeria ‘I Cacciatori’, sulla via dei Laghi, non molto distante dall’abitazione del Sindaco veliterno, che ha la sua dimora a Colle Caldara.

22.44:  DATI UFFICIALI

% PARTITI
Fausto Servadio 51,44 Partito Democratico
Lista Civica – Gente Nuova
Lista Civica – Velletri Progresso
Lista Civica – Movimento Popolare
Sinistra – Per Velletri
Salvatore Ladaga 33,10 Il Popolo Della Liberta’
Fratelli D’Italia
Lista Civica – Laboratorio Idee Velletri
Lista Civica – Cittadini Protagonisti
Lista Civica – Noi Per Velletri
La Destra
Paolo Trenta 6,17 Movimento 5 Stelle Beppegrillo.It
Paolo Felci 3,57 Casapound Italia
Fabio Taddei 3,75% Lista Civica – Velletri Libera
Centro Democratico
Fabio Pontecorvi 1,97 Lista Civica – Cuore Nuovo

 

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