POLITICA

“Nell’Ospedale di Albano le salme riposte in un container”. Lo sdegno di ‘Fratelli d’Italia’

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“Circa un anno fa sul sito del Corriere della Sera è stato pubblicato un articolo toccante riguardante il rientro delle bare di italiani morti all’estero e si raccontava che le salme venivano poste nei magazzini degli aeroporti con pesce e verdure.

L’articolo approfondiva il tema dell’elaborazione del lutto: “Spesso la vita impone di farlo. E spesso ci si chiede se sia davvero possibile interiorizzare, frantumare o dimenticare il dolore per la scomparsa di un proprio caro, e se esista un modo di rendere tutto umanamente sopportabile. Quando la morte di chi si ama viene annunciata da un posto lontano, e giunge il gravoso compito di riportarne le spoglie «a casa», accade di dover affrontare un altro trauma: quello di recuperare la salma in aeroporto”. A raccontare questa sofferenza, intima e per certi versi universale, è stata la signora Francesca, che in una lettera al Corriere della Sera, dopo diverse settimane dalla morte del marito, ha voluto far conoscere quella «barbarie che si consuma ogni giorno nel silenzio generale.

La stessa barbarie l’abbiamo rivissuta anche noi e non in un aeroporto ma all’Ospedale di Albano “San Giuseppe”. Sono anni ormai che sono iniziati i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso e la realizzazione della nuova Camera Mortuaria. Da quando è stata demolita la vecchia camera le salme vengono poste all’interno di un container attrezzato al piano inferiore dell’Ospedale, dove i parenti sono costretti a condividere il proprio dolore tra la polvere ed i rumori del cantiere del Pronto Soccorso. La cosa ancora più triste è che risulta che questa soluzione rimarrà tale ancora per molto tempo in quanto la Regione Lazio non ha intenzione di finanziare la realizzazione della nuova Camera Mortuaria. Nell’articolo sopra citato leggiamo che: “L’impatto di una esperienza simile può essere devastante”; il momento doloroso dovrebbe “ avvenire in un ambiente protetto, nel quale la dignità di ciascuno è tutelata e rispettata; il dolore, la disperazione e l’incredulità si vestono di umiltà. Etica, morale e sentimento si manifestano in un attimo che ripercorre tutta la vita».

Basterebbe affidarsi alla morale etico-religiosa che mette al centro il valore della vita senza dimenticare l’emotività di chi resta, a prescindere dalle differenze culturali. Senza per forza creare una scala di prestigio tra i defunti, forse, con un pizzico di sensibilità in più da parte dell’azienda sanitaria, si eviterebbe di aggiungere dolore al dolore. Ma questa sensibilità non c’è. Non appartiene alla Regione Lazio e non appartiene all’amministrazione di Albano Laziale che mostra totale disinteresse alle questioni legate all’Ospedale. Eppure in questo momento storico con la Regione ed il Comune in mano al PD si potrebbero trovare canali di comunicazione più efficaci.

Ciò non accade! E’ per questo che l’Ospedale cade in disgrazia. Passeggiare per i corridoi di un reparto “delicato” come quello di cardiologia lascia, per esempio, imbarazzati. Imbarazzo nel vedere i pavimenti pieni di toppe, il bagno della terapia intensiva guasto e la stanza confinante non utilizzabile per infiltrazioni. Il degrado aumenta giorno per giorno nel totale disinteresse di ogni amministrazione. Per noi non sarà così!

Da oggi, noi di Fratelli d’Italia di Albano Laziale, metteremo il nostro impegno affinché venga trovata presto una soluzione per i malati e per i parenti dei malati”.

‘Fratelli d’Italia’ Albano Laziale

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