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Tennis – A Colle degli Dei saggio finale per 100 giovani tennisti

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Come sempre il mese di giugno è uno spartiacque per la stagione della scuola tennis del Colle degli Dei, anche quest’anno la domenica finale dei corsi regolari è stata dedicata ad una grande festa che segna appunto da una parte la conclusione di un percorso e dall’altra l’inizio di un altro, quello dei tornei. Che poi, in realtà, i corsi proseguono anche d’estate in alcuni casi. 

A differenza del saggio che ha caratterizzato le precedenti stagioni quest’anno si è deciso di concludere con qualcosa di molto più vicino alla pratica tennistica: la gara. Tantissimi i partecipanti, frutto di un anno di lavoro importante, con i tre campi nuovi di superficie veloce e soprattutto con la copertura, tutte iniziative che hanno dato importanza alla tradizione ed al movimento tennistico di Velletri e dintorni.

Quasi 100 ragazzi tra i 5 ed i 21 anni sono stati divisi in ben 11 tabelloni , ognuno in rappresentanza di una delle categorie presente nei corsi, in linea con quelle previste dal FIT ranking program, un sistema di colori abbinate alle categorie che tutte le scuole italiane riconosciute dalla FIT hanno deciso di adottare per seguire un percorso comune di didattica prima e di gare poi.

La festa ha raccolto così davvero tutti i ragazzi, anche quelli che sono ai primi mesi di carriera, e con loro tantissimi genitori che hanno creato una cornice come forse non si era mai vista a Colle degli Dei. La giornata era stata pensata ed organizzata dai maestri (Corrado Favale, Renato Pompei, Luca Castrichella, Diego Bastianelli, Antonio Palazzo e Paolo Ciafrei) per dare ai ragazzi un ambiente che somigliasse più possibile a quello di un torneo ATP, come quello di Roma ad esempio. Numerosi gli stand intorno ai campi, con due incordatori a disposizione tutta la giornata, racchette test in prova gratuita, il fotografo che stampava in tempo reale foto ricordo dei gruppi appena fatte, il programma delle gare, i tabelloni esposti, la musica, gli altoparlanti che annunciano gli incontri e tanta allegria. L’idea dello staff tecnico era di far sentire ognuno dei ragazzi per un giorno come Roger Federer o Rafa Nadal, con gli spalti pieni e tutti i riflettori puntati. Certo non è mancata qualche delusione o perfino qualche lacrima, ma anche questo fa parte dello sport, e del tennis.

“Ad un bambino darei le ali, ma lascerei che da solo imparasse a volare” , questa la frase che accompagnava le foto ricordo di ogni gruppo autografate dai maestri e date a tutti i ragazzi durante la premiazione conclusiva di una giornata iniziata alle 9 di mattina e terminata alle 20 con le finali, in mezzo circa 90 partite distribuite su 6 campi. Una miniatura del Foro Italico!

Splendide sensazioni, ottimi riscontri da atleti e genitori per uno sforzo notevole. Ma ora sotto a giocare tornei, qualcuno proseguendo anche i corsi, e per tutti l’appuntamento è a settembre con rinnovate ambizioni per nuovi obiettivi da raggiungere.

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