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Genzano ha sete di acqua e di risposte. 5 le richieste al Sindaco e ad Acea

acqua

Pensava di aver già svelato tutti gli arcani nella conferenza stampa di venerdì mattina il Sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini. Eppure il fatto che i disservizi idrici non accennano a terminare, unitamente alla voglia di non restare più con le mani in mano da parte di alcuni cittadini, lo costringeranno a dover dare molto presto altre risposte. 

Col Primo Cittadino sicuramente indaffarato a trovare una soluzione credibile ad un problema che sta attanagliando anche molti dei paesi limitrofi, domenica 23 giugno ha avuto luogo un incontro tra alcuni genzanesi, ribattezzatisi ‘Assetati di Genzano’, al quale hanno preso parte una trentina di persone, in rappresentanza delle rispettive zone colpite dai disservizi di Acea. Con loro diversi esponenti del Comitato Citttadino per i Beni comuni “Genzano SOStenibile” che si è fatto promotore delle richieste emerse dalla riunione.

Dalla riunione è emersa la richiesta di un incontro col Sindaco ritenuto “urgentissimo”, al quale prenda parte anche il responsabile di bacino dell’Acea Ato2. “Un incontro – fanno sapere da Genzano SOStenibile – dove si illustri in modo chiaro quali sono le cause di questi problemi, il perchè si sono aggravati in questo periodo, quali investimenti ed interventi sta mettendo in campo Acea per risolverli, tempi certi di risoluzione con date stabilite ed eventuali messe in mora per inadempienze”.

Queste inoltre le richieste dirette al Sindaco e a chi di competenza emerse all’unanimità:

1) Mappa dettagliata, da rendere consultabile negli uffici comunali preposti, delle fonti e pozzi di approvigionamento, della rete delle condutture idriche, dei depuratori e delle fognature, dei manicotti e dei raccordi che permettono di deviare flussi da una zona ad un altra.

2) La pubblicazione sul sito del comune della “Carta dei Servizi”, del “Regolamento di utenza” (alla luce delle assemblee dello scorso anno e degli emendamenti presentati e accolti), del capitolato e del contratto vigente di fornitura che il Comune ha stipulato con Acea, e quindi la rivisitazione degli articoli riguardanti le interruzioni e limitazioni della fornitura. Si chiede inoltre che l’Amministrazione comunale fornisca un supporto legale per verificare se le clausole contenute nel contratto siano vessatorie o limitanti la libertà personale dei singoli Cittadini o ne pregiudichino salute e sicurezza pubblica.

3) Dichiarazione di esonero dalle responsabilità dei proprietari di aziende o terreni in caso di eventuali incendi di qualsiasi natura, che in mancanza di acqua si vedrebbero impossibilitati ad intervenire per domarlo o in casi più gravi di contenerlo.
In mancanza di una tale dichiarazione si chiede il presidio di protezione civile e/o vigili del fuoco nelle zone sprovviste di acqua per tutto il periodo dell’ interruzione della fornitura.

4) Si richiede all’Amministrazione comunale la messa in campo di una interfaccia, “task force” tra cittadini e Acea, che in modo ancora più pressante ed efficace, verifichi quotidianamente lo stato di erogazione dell’acqua in tutto il territorio comunale, contatti immediatamente il responsabile di bacino (evitanto di tediare i Cittadini con richieste di invio moduli via fax o inutili telefonate per segnalare guasti) e si impegni a comunicare tutte le attività svolte tramite il sito istituzionale del Comune, la pagina ufficiale facebook ed eventualmente con manifesti informativi.

5 ) Infine, e non ultimo per importanza, chiediamo come si intende tamponare l’emergenza e con quali azioni in questo periodo di transizione, durante il quale ancora diverse zone e moltissimi cittadini restano per troppe ore senza fornitura d’ acqua, finché non si metteranno in campo gli interventi risolutivi promessi da tempo.

“Vista la gravità della situazione in cui versano i cittadini – hanno dichiarato i partecipanti – auspichiamo delle azioni concrete risolutive ed una chiara risposta su tutti i temi sollevati in tempi brevissimi”.

 

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