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Centro Equestre del Vivaro: dal 1° luglio licenziati i 14 dipendenti

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Dal 1°  luglio i 14 dipendenti dell’Equestrian Service, la s.r.l. incaricata dalla Fise (Federazione italiana sport equestri) per gestire la struttura  “Centro Equestre Federale” di proprietà del Coni Servizi, verranno licenziati. La comunicazione è giunta a inizio mese, quando l’allora presidente della Fise (ora commissariata), Antonella Dallari, con una nota, aveva annunciato la scadenza del contratto stipulato con il Coni circa la gestione del polo equestre dei Pratoni del Vivaro a  Rocca di Papa, e dunque anche la cessazione del contratto di lavoro di tutti i dipendenti , a partire dal 30 giugno.  La notizia era nell’aria già da tempo. Con un centro equestre che nel tempo si è andato assottigliando in risorse e attività, la fibrillazione dei dipendenti era tangibile, proprio in virtù di una paventata chiusura della struttura, che fu sede delle Olimpiadi del 1960 e di tante altre manifestazioni sportive internazionali.

Ipotesi che sembrava essere  non più veritiera, a seguito dei numerosi incontri tra la Federazione e il Coni, voluti dal sindaco Pasquale Boccia per sollecitare la nascita di un tavolo di lavoro, che veda anche  la partecipazione della Regione Lazio e dei Comuni del territorio, per rilanciare il Centro Sportivo e riportarlo ai fasti di un tempo. Si sono interessati al caso anche numerosi consiglieri regionali e provinciali, che hanno dato il loro sostegno ai lavoratori, tra cui l’ex sindaco Carlo Ponzo. Con il presidente Dallari ormai sfiduciato e un rapporto ancora non del tutto chiaro tra Coni e Fise, a farne le spese sono proprio i dipendenti del Centro. Da lunedì i 14 lavoratori andranno in ferie, poi saranno disoccupati. Anche le richieste di incontro urgente da parte delle organizzazioni sindacali sono rimaste disattese, e non si escludono forme di protesta plateali, da parte dei disperati operai, come l’occupazione della struttura a partire dalla settimana prossima.

“Il  centro si estende su una proprietà di circa 150 ettari, comprensivi di impianti sportivi per equitazione , circa 100 box in muratura, 200 box prefabbricati ad uso gare  e  molto terreno dove sorgono ostacoli di campagna, strutture all’avanguardia – spiega  il rappresentante sindacale Sergio Pizziconi -. A fare manutenzione, accudire i cavalli e svolgere le pulizie siamo 7 manutentori, 3 grooms (stallieri) e 4 donne delle pulizie. In totale 14  persone ”.“Vogliamo sapere – dicono dai sindacati – chi si occuperà della struttura e cosa il Coni e la Federazione Equestre intendono fare per salvaguardare i posti di lavoro”.