Dormivano in macchina da mesi. Ora hanno una casa. Ecco come l’Assessorato ai Servizi sociali di Velletri ha risolto il problema

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IN UNA LUNGA LETTERA L’ASSESSORE ALESSANDRA MODIO SPIEGA COME HA RISOLTO QUESTO CASO E QUELLO DELLE FAMIGLIE EVACUATE DOPO IL CROLLO DI VIA SAN FRANCESCO

E’ un’Alessandra Modio che ha deciso di mettere tutto nero su bianco, quella che ha rotto gli indugi ed ha inviato una lunga lettera in cui fare il punto di alcune vicende che l’hanno impegnata non poco durante queste prime settimane alla guida dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Velletri. Un lavoro, il suo, che in realtà affonda le radici dalla tarda primavera del 2008, periodo che segnò l’inizio del suo impegno alla guida di uno degli assessorati più delicati ed impegnativi della Giunta al governo cittadino.

LO STABILE CARATTERIZZATO DAL CROLLO, CHE HA POI PORTATO ALL’EVACUAZIONE DI DUE FAMIGLIE

“Oggi (ieri, ndr), 24 luglio, si è concluso l’intervento dei servizi sociali riguardante la coppia di cittadini in stato di disagio che dormiva nella propria automobile in un parcheggio e le due famiglie evacuate in seguito del crollo di un garage nel quale ha purtroppo perso la vita un operaio. Poichè in merito alle due situazioni sono stati pubblicati in rete e sulla stampa commenti e articoli che sottolineavano l’immobilismo del Comune, mi preme fare alcune precisazioni. Il giorno del crollo nel garage, il Sindaco si è recato immediatamente a verificare l’accaduto, allertando i servizi sociali. Sono andata personalmente, insieme all’assistente sociale che aveva la reperibilità (il Comune ha un servizio di pronto intervento sociale h24, festivi compresi), a verificare la situazione delle famiglie residenti e di eventuali parenti dell’operaio presenti sul posto. Abbiamo trovato le famiglie, verificato con la polizia municipale la situazione degli immobili e, dopo aver costatato la possibilità di tutti di essere ospitati per un paio di giorni presso parenti, abbiamo dato loro appuntamento presso gli uffici per trovare una sistemazione di emergenza. Le due famiglie sono state quindi ricoverate, a spese dell’Ente, presso una struttura alberghiera, mentre l’ufficio patrimonio ha avviato la ricerca di due appartamenti da prendere in affitto per alloggiarle fino al ritorno della disponibilità dei loro appartamenti.  Oggi le due famiglie sono tornate in possesso delle loro case.  Se chi ha intervistato le due famiglie due mesi fa, lo rifacesse adesso, potrebbe constatare  come hanno lavorato gli uffici per affrontare la situazione e alleviare il loro disagio. Ovviamente, quando saranno appurate le eventuali responsabilità, l’Ente sarà risarcito delle spese affrontate. Purtroppo nessun intervento potrà riportare in vita chi è morto”. 

 

L’ASSESSORE MODIO IN UN RECENTE INCONTRO CON PAPA FRANCESCO

“Riguardo la coppia in stato di disagio abitativo – continua la Modio – la situazione è sempre stata nota e monitorata dai Servizi sociali, come testimoniano le relazioni agli atti e le dichiarazioni sottoscritte dagli interessati, che, per motivi che non possiamo rivelare per ovvio segreto d’ufficio, hanno rifiutato sistemazioni intermedie in attesa dell’assegnazione dell’alloggio, avvenuta in data odierna.  Tengo a precisare che ciò che agli occhi di un cittadino può sembrare semplice, come trovare un appartamento da prendere in locazione, non lo è di fatto nella realtà. Da più di un anno l’ufficio patrimonio aveva pubblicato un avviso pubblico per la ricerca di tre alloggi  per la sistemazione di tre famiglie in difficoltà. Poichè a tale avviso, reiterato nel tempo, non avevamo risposte, abbiamo cominciato a contattare direttamente numeri telefonici su avvisi affissi sul territorio cittadino, ma o i proprietari non volevano affittare al Comune, o la richiesta del canone era superiore ai prezzi di mercato.  Questi i fatti”. 

“I Servizi sociali del Comune di Velletri – ha aggiunto ancora la titolare dell’apposito assessorato – seguono tante famiglie e tanti singoli cittadini. Non siamo tenuti nè possiamo raccontare come interveniamo, e dare la nostra versione dei fatti, perché dovremmo rendere pubblici aspetti della vita privata delle persone su cui programmiamo gli interventi. Purtroppo le problematiche non sono solo quelle che appaiono.  Qualcuno ha scritto, in campagna elettorale, che l’assessore parlava di grandi progetti, mentre c’era gente che dormiva in macchina. Sarebbe stato semplice per l’assessore tirare fuori i documenti agli atti e dimostrare come stavano i fatti, ma abbiamo preferito tutelare la privacy degli interessati.  Gli elettori ci hanno premiato, nonostante qualche amico mi rimproveri di pubblicizzare poco il mio operato. Resta chiaro che non siamo infallibili e che non possiamo aiutare tutti; cerchiamo, in ogni modo, di sostenere però i più disagiati tra i disagiati.   Colgo l’occasione per ringraziare gli impiegati degli uffici servizi sociali e patrimonio, senza l’aiuto continuo e professionale dei quali non avremmo potuto risolvere nessun problema”.

“Alla fine – conclude la Modio – mi si permetta umilmente di citare Pietro Ingrao: ‘indignarsi non basta’. Il disagio sociale dilaga, mentre scarsa è la solidarietà dei cittadini e addirittura spesso dei familiari di chi è in difficoltà. Suggerisco ai cittadini che si indignano, spesso in rete, di dedicare anche una sola ora alla settimana, o addirittura al mese, alla solidarietà. Basta rivolgersi alla Caritas, alle Parrocchie, alle numerose e attive associazioni presenti nella nostra città. Noi, amministratori, cercheremo di svolgere dignitosamente il compito per cui i cittadini ci hanno eletti, ma ai cittadini chiediamo di fare la loro parte, possibilmente attiva”.

 


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