CRONACA

Ancora morti sulle strade. Tutto lo sdegno dell’Associazione Vittime della Strada

decessi

“Purché serva a dare rilevanza alla tragedia, se in questa lettera ne ravviserete i presupposti, vi esorto denunciarmi”. Termina così l’accorato sfogo di Giovanni Delle Cave, vicepresidente nazionale dell’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada. Delle Cave, che in una nota a parte, “di fronte all’orribile strage in Irpinia” esprime da parte dell’associazione “tutto il proprio dolore e solidarietà per le vittime e le famiglie colpite, richiamando tutti a maggiore senso di umanità e di rispetto delle persone soprattutto quando si tratta di persone indifese”, si rifà a quanto avvenuto pochi giorni fa nei pressi del Circeo, quando una famiglia è stata travolta sul lungomare da un conducente ubriaco, senza patente e senza assicurazione (gravi un bambino di 4 anni e il fratello di 15), per esprimere tutto il proprio sdegno per come tali reati vengono trattati. 

fonte: unita.it

“Da un pezzo – dichiara con impeto Della Cave in una nota trasmessa al nostro giornale – è giunto il momento che la società civile si ribelli a questa guerra, la più grave di tutte le guerre in atto, ancor di più perché si combatte in casa nostra! Perché mai le telecamere dei nostri telegiornali non fissano per qualche giorno il proprio obiettivo sulle nostre strade? Perché i nostri giornali informano soltanto di chi muore trafitto da un proiettile, ‘esploso’ da un’arma, dimenticando spesso chi viene investito da un’autovettura impazzita? Anche quest’ultima può essere utilizzata alla stessa stregua di un’arma. Non vi sono “morti di serie  A” e “morti di serie B”, sopra a tutto c’è la vita, sacra e inviolabile. Maledetti, maledetti, maledetti!!! Tutti coloro che quotidianamente consentono questo scempio. Politici incapaci, pusillanimi, intorno a quel tavolo, adagiati su quelle comode poltrone, smettetela di indugiare ancora. Il vostro popolo, di cui dovreste aver cura (non fosse altro perché votandovi vi garantisce lauti stipendi) si sta estinguendo sulla strada.  Ogni anno un paese è raso al suolo! Basta con questi disegni di legge, pacchetti o “pacchettini” per la sicurezza stradale, che all’esito di ogni iter parlamentare vediamo puntualmente svilire negli obiettivi. Sappiate, la prossima volta vi chiameremo assassini! Basta!!! Vergogna!!! Confidiamo in prossimi fatti, le parole non ci interessano più”.

Più che denunciato il vicepresidente dell’associazione andrebbe invece rispettato e, soprattutto, ascoltato.