Lettera al direttore

Attualità

‘Prezzi elevati al Lago Albano: cercasi spazio libero disperatamente’

LAGO CASTELL

IL LUNGOLAGO NELLA FOTO SCATTATA DAL NOSTRO LETTORE

LETTERE IN REDAZIONE – “Al Lago Albano dopo alcuni anni di incuria dovuti ad un sequestro della Procura della Repubblica di Velletri a gran parte dei concessionari di stabilimenti lacustri, ecco finalmente quest’anno la situazione si sblocca. Centinaia di ombrelloni e sdraio di varie tonalità, praticelli all’inglese, spiagge rassettate al dettaglio, pedalò pronti alla partenza e parcheggi a disposizione in quantità.

Peccato che il tutto ha costi non indifferenti, sdraio 5 euro (l’una), ombrellone altre 5 euro, parcheggio 1,20 euro l’ora. Fare una mattinata al lago ogni tanto ce lo si può concedere, ma per tanti che le vacanze non possono permettersele per i motivi che tutti sappiamo, ed hanno a disposizione vicino il proprio paese un bellissimo, anche se decadente, bacino lacustre come il Lago, diventa una vera vacanza inavvicinabile. Due sdraio più ombrellone 15 euro + parcheggio dalle 9.00 alle 13.00 altre 5 euro, totale 20 euro al giorno.

Allora ecco che in moltissimi, con tanto di famiglia a seguito, ci destreggiamo alla ricerca del parcheggio gratuito e della spiaggia libera. Qui la vera sorpresa: in tutto il tratto viabile di parcheggi gratuiti se ne contano una quindicina circa tra il vecchio porticciolo (oramai ridotto a ricettacolo di immondizia) e la galleria, per il resto centinaia di posti a pagamento (e che pagamento). La spiaggia libera rimasta? Due piccolissimi tratti, uno sempre vicino al vecchio porticciolo e l’altro all’altezza della chiesa, dove ci accatastiamo in tanti, passeri compresi, la crisi sembra aver colpito anche loro che si aggirano tra gli ombrelloni per nulla timorosi, cercando qualche briciola di pane persa dai bagnanti. Spiaggia che naturalmente nessuno pulisce e quindi ricettacolo di incuria e sporcizia.  

Poi il paradosso, guardandoti un po’ intorno scopri che le prime file degli ombrelloni degli stabilimenti in gran parte sono piantati ad un paio di metri dall’acqua (non esisteva una legge demaniale?), in più nel caso di uno stabilimento adiacente alla piccolissima “spiaggia libera”, allarga le sue file oltre la propria concessione riducendo ulteriormente lo spazio (vedi foto) a noi comuni mortali. Uno spera che ogni tanto qualche organo competente faccia dei controlli per salvaguardare i poveri cittadini, ma di vigili o guardie forestali nemmeno l’ombra. Anzi, per essere corretti, una volta ho visto i guardia parco che correvano dietro a tutti i proprietari di cani al guinzaglio minacciandoli di multe salate se non mettevano la museruola.

A dir vero anche gli ausiliari del traffico addetti alla visura dei parcheggi funzionano molto bene… purtroppo.

Gianni “Manituana”

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