CRONACA

15enne sale in auto e si schianta. Gli amici, di etnia rom, linciano l’incolpevole proprietario del camion

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“Oggi una squadra della Beta 91 è intervenuta in un incidente stradale avvenuto in via Dell’Acqua Felice, nel territorio di Monte Compatri. Purtroppo è stato uno dei peggiori interventi effettuati: alla guida dell’auto vettura c’era un 15enne di nazionalità nomade che è purtroppo deceduto sul colpo. Vedere un ragazzo di quell’età morto non è stato bello. Esprimiamo solidarietà ai familiari da parte della Beta 91”. 

Più della nuda cronaca ci è sembrato giusto aprire col racconto accorato che i volontari della Protezione Civile di Monte Compatri hanno fatto appena dopo il terribile incidente che nel pomeriggio di lunedì 5 agosto è costato la vita ad Eros Nicolic, un giovanissimo la cui vita è stata stroncata al termine di una tragica bravata. Il giovane rom, ancora sprovvisto di patente, era salito a bordo di una Smart Four ma dopo pochi chilometri, probabilmente a causa dell’alta velocità, ha sbandato e invaso la corsia opposta, dove la parabola impazzita della sua city-car si è conclusa contro un camion nei pressi di Villa Martella. Un impatto violento quello del giovane contro l’autoarticolato, che non ha lasciato scampo alla sua giovanissima vita. Inutile ogni tentativo di rianimazione da parte dei sanitari, che una volta giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso, rendendo vano l’arrivo dell’eliambulanza. Oltre ai volontari della Protezione Civile sul posto anche i Vigili del Fuoco di Frascati, cui è toccato agevolare le operazioni di recupero del corpo, completamente avvolto dalle lamiere. Ai rilievi, effettuati dai Carabinieri di Colonna, il compito di ricostruire per intero la modalità del sinistro.

Per l’autista del camion, un 40enne romeno, si è reso necessario il trasporto al Pronto Soccorso, mentre il proprietario del mezzo, un italiano di 49 anni, intervenuto per prestare soccorso all’autista, è stato letteralmente linciato da un gruppetto piuttosto nutrito di nomadi, sopraggiunti dal vicino campo nomadi non appena raggiunti dall’eco della tragedia. L’uomo, pur senza alcuna colpa specifica, è stato picchiato selvaggiamente dagli zingari, che hanno così provato a vendicare la morte del proprio amico, nonostante fosse ai più palese la grave infrazione commessa dallo stesso e la totale estraneità all’accaduto da parte del proprietario del mezzo. Per le ferite il 49enne è stato trasportato in codice rosso al Policlinico di Tor Vergata, dove è stato ricoverato con una prognosi di 40 giorni.  Per riportare la quiete e ristabilire l’ordine si è reso necessario anche l’arrivo della Polizia di Frascati, che insieme ai colleghi del Nucleo Radiomobile ha interdetto il traffico dell’arteria, che collega la Prenestina alla Casilina, provvedendo ad identificare alcuni autori del pestaggio.

Quanto accaduto ha fatto riesplodere il malcontento nella popolazione, da sempre contraria alla folta presenza di nomadi, in un accampamento di fortuna che è presto divenuto un ritrovo stanziale. All’indomani anche la Capitale ha dovuto fare i conti con l’intransigenza dei rom, quando 4 ragazzine che stavano fumando sulla banchina della Metro A, presso la fermata di Piazza di Spagna, si sono scagliate contro una giovane vigilessa, che aveva intimato loro di spegnere le sigarette. L’agente è stata prima sbeffeggiata e poi selvaggiamente picchiata a calci e pugni anche una volta caduta a terra. Se la vigilessa ha dovuto far ricorso alle cure del Pronto Soccorso le quattro sono state affidate ad una struttura sociale. L’accaduto non ha però lasciato inermi i Comandi municipali, che hanno indetto uno stato di agitazione, tramite l’Organizzazione sindacale delle Polizie Locali, arrivando a chiedere con forza l’utilizzo di strumenti di autodifesa, dallo ‘sfollagente’ al ‘giubotto antitaglio’.

 

 

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