Attualità

I Sindaci compatti contro l’emergenza idrica. Cianfanelli: “la colpa è di tutti, non solo di Acea”

Gli amministratori intervenuti al dibattito-1

Gli amministratori intervenuti al dibattito

di Federica Tetti

Nella calura di un’estate che proprio in questi giorni si è fatta sentire in maniera maggiore, con la colonnina di mercurio innalzatasi ben oltre le medie, l’emergenza idrica che da diverso tempo attanaglia gran parte dei Castelli Romani è riesplosa in tutta la sua drammaticità. Proprio per cercare un fronte comune e non farsi trovare impreparati di fronte ai soliti ‘rimandi’ di Acea alcuni Sindaci dell’area meridionale dei Castelli si sono ritrovati a Lanuvio, nel tardo pomeriggio di giovedì 8 agosto, per dibattere coi cittadini alla ricerca di una risposta che non fosse solo un diversivo. L’incontro, promosso dal sindaco lanuvino, Luigi Galieti, si è svolto nella centrale piazza Vittime di Brescia; allo stesso hanno partecipato il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, il suo collega ariccino, Emilio Cianfanelli, il vicesindaco di Nemi, Edy Palazzi, e l’assessore ai Beni Comuni di Velletri, Sergio Andreozzi. 

I convenuti hanno provato in ogni modo a riportare speranza ai cittadini intervenuti, per alcuni dei quali, svuotati di ‘pazienza civica’, stava andando in scena “l’ennesima manifestazione di una politica impotente di fronte un gestore monopolista quale l’Acea”.

Luigi Galieti – Sindaco di Lanuvio

Questa di stasera vuole essere una chiacchierata tra amici senza troppe pretese – ha premesso Luigi Galieti, aprendo il dibattito –. Vedere diversi sindaci riuniti su un unico palco per far fronte comune ad un gravoso problema significa aver concretamente superato il campanilismo territoriale. I nostri cittadini sono pratici e vogliono avere delle risposte immediate riguardo le difficoltà emerse. Ai cittadini interessa ‘l’hic et nunc’, il qui e ora, l’importanza primaria è riavere l’acqua, poi in un secondo momento si potrà discutere dei problemi più grandi, riguardanti la linea da tenere nei confronti del gestore idrico. Sarebbe semplice fare demagogia sull’acqua, ma non è quello che vogliamo fare – ha continuato Galieti –. Come prima cosa vogliamo esprimere solidarietà alla popolazione e ringraziare il lavoro dei Comitati per l’acqua e la Protezione Civile. Se da un lato è vero che AceaAto2 ha preso in carica una rete idrica fatiscente e territori con diverse criticità, dall’altro è riscontrabile una mancanza di chiarezza e tempestività nelle comunicazioni e negli interventi. A fronte di centinaia di lettere, pervenute per contestare situazioni poco chiare, non avendo referenti costanti e non riuscendo ad instaurare un dialogo proficuo col gestore del servizio idrico, mi sono visto costretto ad intraprendere un’azione di messa in mora, chiedendo, inoltre, una maggiore trasparenza nella comunicazione, la riduzione della tariffa per le utenze disagiate e maggiori controlli sulla qualità delle acque da parte dell’Asl e dell’Arpa. E’ bene ribadire la vicinanza ai cittadini – ha concluso Galieti – ma non si può tuttavia esimersi dall’invitare ad un uso moderato della risorsa idrica”.

Lanuvio, così come dettagliatamente rammentato dal Primo Cittadino, oltre ad essersi trovata a fronteggiare la scarsità di acqua, ha dovuto tener testa alla questione arsenico, a quella del ritardo nella messa in opera dei potabilizzatori e all’impossibilità di nuovi allacci alla rete, senza tralasciare le troppe rotture e gli interventi privi di celerità.

Flavio Gabbarini – Sindaco di Genzano

Concorde con Galieti, il Sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, intervenuto per portare l’esperienza del proprio Comune, tra quelli più falcidiati in questa estate con erogazione idrica a singhiozzo. “Il primo aspetto da non sottovalutare – ha affermato Gabbarini – è l’aver superato i campanilismi e le diverse posizioni politiche sul problema. C’è bisogno che i cittadini e le amministrazioni facciano fronte unico e facciano pesare la consistenza del numero di abitanti che insiste su questi territori. Nell’ultimo bilancio, presentato da Acea ad aprile, abbiamo potuto constatare che a fronte dell’impegno di investire 200 milioni di euro sulla rete idrica, gli investimenti realmente fatti sono stati di ‘soli’ 140milioni, ma le tariffe sono state aumentate e la società ha continuato a fare utili. In un contesto del genere – ha ribadito con fermezza il Primo cittadino genzanese – siamo stanchi della poca chiarezza e del mancato preavviso relativo ai disservizi. A Genzano – ha continuato –  abbiamo istituito un ufficio preposto a raccogliere tutte le segnalazioni dei cittadini in modo di avere anche uno storico dei problemi riscontrati. Finora abbiamo mandato l’acqua nelle aziende e ai cittadini più in difficoltà tramite la Protezione civile, ma dovrebbe essere proprio Acea – ha concluso Gabbarini – a programmare interventi e a dare risposte tempestive alla cittadinanza”.

Ho una stanchezza enorme ad affrontare un tema nei confronti del quale ogni sforzo sembra vano”, ha asserito Sergio Andreozzi, assessore di Velletri con delega ai Beni Comuni e responsabile dei rapporti con Acea –. Al giorno d’oggi non è più tollerabile una disservizio simile ed invito i cittadini a recarsi dai Carabinieri e presentare una denuncia per interruzione di pubblico ufficio. A fronte di 2000 persone senza acqua il Prefetto sarà costretto ad intervenire”. “Altro problema non da poco –  ha dichiarato il vicesindaco nemorense, Edy Palazzi, “è che Acea non conosce il territorio e subappaltando i lavori riesce a dare risposte tardive”.

Emilio Cianfanelli – Sindaco di Ariccia

Ultimo a prendere la parola Emilio Cianfanelli, sindaco di Ariccia, il quale ha denunciato sia la poca avvedutezza delle amministrazioni locali, sia la confusione istituzionale seguita alla decisione del governo di sciogliere le Provincie. “Per deformazione professionale sono abituato a ragionare su sintomi, diagnosi e terapia. I Castelli Romani, all’inizio del loro sviluppo, contavano una popolazione di 45 mila abitanti, passata oggi a 300mila. Abbiamo costruito e scavato pozzi un po’ come ci pareva ed il problema non è allora solo addebitabile all’Acea ma anche alla mancanza di avvedutezza e programmazione della politica locale. Ed io, facendo parte della classe dirigente da anni,  sono uno dei colpevoli e mi cospargo il capo di cenere. Quando sono diventato per la prima volta sindaco di Ariccia – ha continuato Cianfanelli – l’acqua la pagavano solo il 10 % dei cittadini ed è un dato che non può essere preso alla leggera. Oggi, ripeto, abbiamo nei Castelli una popolazione di 300mila unità, senza poter disporre di servizi all’altezza per un numero così elevato di abitanti. Inoltre, in seguito alla decisione di sciogliere le Province da parte del governo in ottemperanza alla spending review, non abbiamo più un interlocutore verso Acea, rappresentato appunto dal presidente della Provincia di Roma, gestita oggi dal commissario prefettizio Postiglione, già prefetto di Palermo. Insomma c’è una grande confusione istituzionale e c’è bisogno di una politica regionale nella gestione della risorsa idrica. Per avere potere contrattuale e pretendere il rispetto del regolamento di utenza – ha concluso Cianfanelli – dovremmo prima di tutto essere uniti in questa battaglia, e predisporre un ufficio Ambiente per il territorio dei Castelli, predisponendo come interlocutore di Acea un ingegnere idraulico, tecnicamente più colto e preparato dei tecnici e degli ingegneri Acea, in modo che possa adeguatamente obiettare le risposte che la società ci ha finora fornito”. 

Intanto mentre i cittadini attendono delle risposte dall’incontro che avverrà a porte chiuse nella  mattinata di venerdì a Genzano, tra i vertici Acea e i sindaci dell’Ato2, sul sito del Comune genzanese, a seguito di Comunicazione del gestore, viene data informazione che “le carenze idriche degli ultimi giorni in via XXV aprile e vie limitrofe sono dovute ad una sensibile riduzione di portata del pozzo ubicato presso il serbatoio Le Piagge. Per tale problematica sono in corso di completamento provvedimenti straordinari che consentiranno di superare le criticità nelle prossime ore. Nella zona artigianale, Montecagnoletto e località Pozzo Bonelli la situazione migliorerà sensibilmente con l’attivazione dell’impianto La Villa che si prevede sarà effettuata tra il 12 e il 13 agosto. A tal fine sarà necessario effettuare un fuori servizio che verrà poi comunicato con dettaglio. Per l’utenza di via della Selva 21 è stato installato un apparecchio registratore della pressione per accertare eventuali carenze”.

 

LEGGI ANCHE:

– CRISI IDRICA, I CITTADINI ALL’ANFITEATRO DELL’OLMATA TRA MALCONTENTO E NUOVE PROPOSTE

– LE AUTOBOTTI CONTINUANO LE ‘PROCESSIONI’ E I SINDACI SCENDONO IN PIAZZA

commenta