CRONACA

Un malore sull’arcipelago di Malta spegne la giovane vita dell’arch. Enrico Casadonte

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Sulle prime si era pensato si fosse recato lì per motivi prettamente vacanzieri e solo successivamente si è appurato che alla bellezza dell’isola di Malta aveva unito la sua grande passione per il proprio lavoro. Qualunque fosse stato il motivo che lo aveva attirato nello stato insulare a sud della Sicilia nessuno poteva certo immaginare, lui per primo, che un tetro destino ne avrebbe spento, per sempre, sogni e sorrisi. E’ terminata lì, nell’arcipelago maltese, l’ancora giovane vita di Enrico Casadonte, noto e stimato architetto veliterno. A vincerlo un malore improvviso, di quelli che non danno scampo. Enrico, di appena 39 anni, si è spento lì, al cospetto della sua compagna e dei suoi due giovanissimi figli.

A piangerlo un’intera comunità, che negli anni non aveva faticato ad apprezzarne l’umanità e le qualità professionali, conclamate da tutti coloro coi quali aveva avuto a che fare.

Il cadavere del giovane architetto è rimasto poi a disposizione delle autorità, in attesa di capire se procedere o meno all’esame autoptico. Solo allora è stato dato il via libera al rimpatrio della salma, per quell’ultimo saluto al quale tutti coloro che gli hanno voluto bene, e sono stati tanti, non vorranno certamente mancare.  

 

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