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Nelle campagne a sud-est di Velletri ci si incontra per opporsi alla Bretella Cisterna-Valmontone

progetto bretella

Continua la campagna di mobilitazione contro il progetto di costruzione della Bretella ‘Cisterna-Valmontone’, che nelle intenzioni iniziali dovrebbe collegare il casello autostradale col ‘Corridoio Tirrenico’ Roma-Latina.

Ferrea l’opposizione all’opera da parte del circolo ambientalista ‘La Spinosa’, che già da tempo va promuovendo diverse iniziative in merito. La prossima si terrà a Velletri, in contrada Malatesta, presso l’alimentari Mirimich, a partire dalle ore 18.30 di lunedì 26 agosto. Saranno presenti rappresentanti del Comitato No Bretella Cisterna-Valmontone e del Comitato No Corridoio.

“Invitiamo tutti i cittadini di Velletri a partecipare – fanno sapere da ‘La Spinosa’ -, perché difendere la propria Terra non è un diritto ma un dovere”. Tra i primi ad aderire anche i Verdi Ecologisti di Velletri, tramite l’interessamento diretto della responsabile Francesca Petrilli.

“Purtroppo – premettono da ‘La Spinosa’ – incuranti dei cambiamenti avvenuti sul territorio, dal Governo vengono proposte di nuovo vecchie soluzioni di mobilità. Non si prende in considerazione in alcun modo la massiccia adesione ai mercatini locali (Coltivendo), né la grande diffusione e adozione del concetto di “kilometro zero”, ormai diffuso anche nella grande distribuzione. Non si tiene conto che la crisi economica ha diminuito enormemente l’utilizzo del trasporto gommato, in seguito alla diminuzione dei consumi: un’ulteriore conferma dell’inutilità dell’opera, come affermava in tempi di non recessione la società ARCEA”. “Solita distruzione – continuano da ‘La Spinosa’ – e solita vecchia idea che il cemento e l’asfalto siano la panacea di tutti i mali. Sicuramente ciò è vero per le grandi aziende che, con molta probabilità, si aggiudicheranno l’appalto: in perfetta sintonia con il governo delle grandi intese, queste sono infatti legate da una parte al centro destra e, dall’altra, al centro sinistra, ennesima sublimazione di una intesa politica esistente da sempre quando si tratta di ‘fare affari’. Tutto ciò avrà ovviamente una risposta da parte dei cittadini che vivono nel territorio coinvolto nella grande opera: da Labico, Valmontone, Artena, Lariano, Giulianello-Cori, Velletri, Cisterna, Campoverde-Aprilia non si rimarrà inermi ed immobili di fronte alla distruzione del territorio. La difesa del territorio, del nostro territorio, così ricco in particolare dal punto di vista agricolo e da quello storico-archeologico, è l’unica strada che vogliamo percorrere”.

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