Serie A, 2013/2014: altro giro, altra corsa. A distanza di 106 giorni da quel 19 maggio in cui la Juventus ha celebrato il 2° scudetto consecutivo (il 29° della sua storia, il 31° per tanti supporter bianconeri), la massima serie torna nel pomeriggio, a partire dalle 18, con l’anticipo del Bentegodi che vedrà schierate sul rettangolo verde l’Hellas Verona ed il Milan.
Alle 20.45, al ‘Ferraris’ di Genova, di scena proprio i Campioni uscenti, che se la vedranno coi blucerchiati di Delio Rossi. All’indomani, domenica 25 agosto, aperitivo domenicale delle 18, che vedrà opporsi l’Internazionale ed il Genoa del neo mister Fabio Liverani. Alle 20.45 tutte le altre, ad eccezione di Fiorentina-Catania, che sarà il primo ‘monday night’ della stagione.
Capitolo romane: Lazio e Roma esordiranno entrambe domenica sera, coi biancocelesti di Petkovic che ospiteranno l’Udinese, reduce dal ‘giovedì nero’ nei preliminari dell’Europa League. Impegno esterno per i giallorossi, che orfani del trio Marquinos, Osvaldo e Lamela (i primi due ceduti in Francia ed Inghilterra ed il terzo in procinto di trasferirsi al Tottenham dell’ex d.g. Baldini) faranno visita al neopromosso Livorno.
Se la Juventus, a caccia di una consacrazione su scala europea, “non può sottrarsi dal ruolo di favorita” (così come d’ammissione del suo stesso tecnico, Antonio Conte), dietro saranno in tante a cercare di toglierle lo scettro. Gli opinionisti sembrano convergere sul ruolo di prima antagonista della ‘Vecchia Signora’, che già solo per la piazza d’onore dello scorso campionato in molti ascrivono al Napoli di Rafa Benitez, orfano di Cavani ma con nuove frecce nel proprio arco (una su tutte l’ex madridista Higuain).
Innesti di peso anche per la Fiorentina di Vincenzino Montella, con l’ex aeroplanino che potrà finalmente contare sui servigi di un bomber di peso (Gomez) ed il rientro tra i disponibili di Giuseppe Rossi.
Pochi cambi nelle fila del Milan di Massimiliano Allegri, che proverà a ripartire a spron battuto, sullo slancio della seconda parte della passata stagione. Se gli effetti della crisi economica sembrano aver legato le mani della dirigenza rossonera (che continua la sua corte serrata al giapponese Honda) è ancora tutto da decifrare il mercato della Roma a ‘stelle e strisce’, coi tifosi che mugugnano dopo l’imminente partenza di Erik Lamela, il gioiellino argentino che tanto faceva sperare il popolo giallorosso. In attesa che il mercato (terminerà il 2 settembre, ndr) ‘dica’ la sua anche in entrata la Roma si affida ad un nuovo tecnico straniero, il francese Rudi Garcia, sperando che possa avere migliori fortune di Enrique e Zeman.
Diversi nuovi innesti in casa Lazio, sebbene la sberla ricevuta in Supercoppa contro la Juventus abbia di colpo aperto una serie di interrogativi cui solo il campo potrà dare risposte adeguate, coi i biancocelesti che confidano di migliorare il piazzamento dello scorso anno, provando ad arrivare fino in fondo in Europa League.
Chi non avrà impegni europei, dopo il tracollo dello scorso campionato (chiuso al 9° posto) sarà l’Internazionale del neotecnico Walter Mazzari, attesa da una stagione in cui i meneghini proveranno a risalire la china, pur se condizionati dalle beghe societarie (con Moratti che sta per passare la mano al magnate indonesiano Erik Thoir).
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