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Frascati – Occupato l’Invalsi: sindacati sul piede di guerra

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Clamorosa svolta, a Frascati, nel caso Invalsi. A comunicarlo, in una dura nota, le sigle sindacali coinvolte (Cgil, Cisl e Uil). “Dopo numerosi tentativi di risolvere il grave e annoso problema del precariato – si legge nel comunicato dei sindacati – nonostante le sollecitazioni da parte sindacale e l’interessamento diretto da parte del MIUR, da ultimo con l’incontro del 10 settembre, l’Ente continua con arroganza a non affrontare i problemi dei lavoratori precari dell’INVALSI: la proroga immediata dei contratti a Tempo Determinato in scadenza come da accordo stipulato a febbraio scorso e l’avvio di un confronto sul precariato per il suo superamento, anche alla luce dei recenti interventi normativi in materia (decreto Dalia, decreto Carrozza). Infatti, nonostante le reiterate richieste, l’Ente, sordo alle istanze sindacali e dei lavoratori, continua imperterrito a non prorogare i contratti e a voler svolgere ulteriori concorsi a td (peraltro sbagliati perché non rispettosi delle norme contrattuali, oltre che non rispondenti alle esigenze di trasformazione degli attuali co.co.co. in td), con il chiaro intento di non salvaguardare l’attuale numero di precari e di costituire un ‘bacino’ di riserva per sostituire i precari storici con ‘nuovo e più fresco’ precariato! Questo nonostante il Ministro Carrozza parli di interventi (più dichiarati che reali) del Governo a favore della stabilizzazione dei precari, che – pur non stabilizzando – offrono la possibilità di mantenere in attività i lavoratori precari (in questo senso leggiamo il DL 101/2013)”.

“Come se questo intento del MIUR non fosse condiviso, l’INVALSI va esattamente  nella direzione opposta. Questo non è più tollerabile e per queste ragioni oggi, 13 settembre 2013, i lavoratori, in accordo con le scriventi organizzazioni sindacali, hanno deciso di inasprire le forme di lotta a cominciare dall’occupazione dell’INVALSI, a partire dalla data odierna. Viste le relazioni sindacali – quasi nulle con un Presidente che solitamente non è mai presente nella sede dell’Ente che presiede (Villa Falconieri di Frascati) -, la mobilitazione è l’unico modo per ottenere la proroga dei contratti e l’avvio di un confronto finalizzato all’individuazione di un percorso adeguato per riassorbire il precariato esistente (che, ricordiamo – concludono i Sindacati – annovera precari con oltre 15 anni di “servizio” prestato in attività ordinarie e rappresenta i tre quarti della forza lavoro dell’ente)”.

In questo contesto sono poi arrivate le dichiarazioni di Giuseppe Cappucci, segretario generale della Cgil Roma Sud-Pomezia- Castelli. “La nostra solidarietà e  il nostro pieno appoggio ai lavoratori precari dell’INVALSI, che da oggi hanno inasprito le azioni di lotta con l’occupazione dell’Istituto di Frascati e l’inizio di uno sciopero della fame. Nonostante le ripetute sollecitazioni da parte delle OO.SS. l’Invalsi continua nell’intento di non prorogare i contratti e anzi di svolgere ulteriori concorsi a tempo determinato. Così facendo non si fa altro che aumentare il precariato e l’incertezza per i tanti lavoratori dell’Ente. Chiediamo all’azienda il rispetto degli impegni presi ed un confronto serio, volto al superamento di una situazione di precariato ormai insopportabile per i dipendenti e ancor più vergognosa per un Ente così importante e prestigioso. Se non ci sarà subito una risposta da parte della dirigenza chiederemo l’intervento urgente del MIUR e continueremo a sostenere con forza la protesta dei lavoratori, mettendo in campo tutte le azioni di lotta necessarie a garantire i diritti di chi lavora”.

 

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