“Perché Grottaferrata e Ciampino lo fanno e il Comune di Marino no?”. E’ questo, in sostanza, il dilemma che affligge Maurizio Aversa, segretario del Partito dei Comunisti Italiani di Marino, che in tema di raccolta differenziata e riciclo pone il mirino sui contenitori in Tetra Pak, ovvero quegli imballaggi lanciati sul mercato dall’omonima azienda svedese come confezioni necessarie al trasporto ed alla conservazione del latte e poi utilizzati anche per confezionare altri prodotti liquidi. Essi sono composti da uno strato di carta rivestito esternamente da materiale plastico ed internamente da alluminio. La loro triplice composizione ha sempre lasciato dubbi sul loro riciclo, tanto da generare il dilemma se le confezioni in Tetra Pak siano da gettare insieme alla carta, insieme alla plastica o altrove. Da qui la volontà di alcuni Comuni di predisporre un apposito riciclo per tali materiali.
Grottaferrata e Ciampino lo prevedono, Marino no. E la cosa non va giù ad Aversa, che si scaglia contro l’Amministrazione, da lui accusata di “nominare soltanto il vocabolo ‘ambiente’, senza saper però coniugare significato e azione”. Eppure, dando una rapida occhiata ci si accorge che nei Castelli alle due realtà citate dal segretario dei Comunisti Italiani si aggiungono solamente Rocca di Papa e Monte Porzio, con le altre damigelle dei Castelli a fare bella compagnia a Marino (alcune delle quali, ad onor del vero, si trovano ancora coi cassonetti tradizionali e con la Differenziata Porta a Porta che rientra ancora tra i desiderata).
Aversa, da par suo, rincara la dose: “ogni cittadino sarà soddisfatto, e magari per questo confermerà il voto di fiducia tradito da Palozzi e dalla destra alle prossime amministrative, che oggi, dopo che la politica dei rifiuti a Marino ha mostrato l’inconsistenza, Palozzi, De Santis e la Giunta si mettono in prima fila ad urlare contro le discariche! Tutto ciò è la conseguenza prima per l’assenza di politiche della raccolta differenziata porta a porta e del riciclo”.
