CRONACA

Mal di testa, nausea e vomito: la puzza di monnezza è arrivata anche ad Albano città

protest

di Maria Lanciotti

Riprendiamo il discorso drammatico della gente sbattuta ieri sera e stanotte fuori dalle case dal puzzo della discarica di Roncigliano, frazione di Cecchina nel comune di Albano (clicca qui per leggere quanto accaduto). L’aggiornamento avviene sempre per telefono, in maniera concitata ma precisa. Le notizie da aggiungere, riportate fedelmente così come ci sono state comunicate stamattina, sono le seguenti: alle 23.30 di martedì 24 sono arrivati alla discarica tre ispettori tecnici dell’Ambiente della ASL, che avevano la reperibilità. Hanno detto che non potevano accettare richieste d’intervento da singoli cittadini, ma solo da qualcuno preposto o dalle forze dell’ordine. La polizia ha provveduto e gli ispettori si sono molto attivati, in special modo la Dottoressa Moroni si è data molto da fare e ha detto che stamattina avrebbe presentato la Notizia di reato alla Procura della Repubblica.

In precedenza qualcuno dei presenti era riuscito a mettersi in contatto telefonico con il sindaco di Albano, Nicola Marini, il quale si era subito “stranito” e quando gli hanno passato Daniele Castri, referente legale del No Inc, si è rifiutato di parlare con lui dicendo: “mi rifiuto, non sono disponibile”. Luca Andreassi, consigliere con delega ai rifiuti del comune di Albano non era reperibile telefonicamente, e nessuno dell’Amministrazione si è visto. Gli ispettori della ASL hanno chiesto alle guardie giurate all’interno della discarica di chiamare il responsabile reperibile (“dovrebbe essere Montanari”) ma le guardie hanno detto che non era possibile chiamarlo. Gli ispettori hanno insistito e le guardie si sono attivate, ma al telefono risultava la non reperibilità del responsabile. “Provate domani mattina”, la sola via indicata. Anche questo risulterà sulla Notizia di reato, ha assicurato la Dottoressa Moroni.

Intanto subito dopo le 23 una persona è stata colta da malore, è svenuta, ed è stata portata dall’Ambulanza all’ospedale San Giuseppe di Albano. Altre persone vomitavano e tutti accusavano mal di testa e nausea. Gli abitanti del Villaggio Ardeatino, a 190 metri dalla discarica, non sapevano dove passare la notte, peggio dei terremotati. Sono arrivate sul posto, ai cancelli della discarica, alcune persone del presidio della Falcognana (sito prescelto per Malagrotta bis, ndr) e sono rimaste impressionate da una situazione inimmaginabile. Sembra certo: il puzzo orripilante e tossico si crea per il mancato Trattamento Meccanico Biologico che serve a separare e a stabilizzare la parte umida dei rifiuti, tra cui 150 tonnellate di spazzatura in altissima percentuale indifferenziata, proveniente ogni giorno da Roma.

Nel frattempo ci giungono aggiornamenti provenienti dall’ufficio stampa del Comune di Albano, che riportiamo integralmente: “alla luce dell’evidente aumento dei livelli odorigeni percepiti nell’area circostante la discarica di Roncigliano e dei cattivi odori che hanno raggiunto anche altre zone della città tanto da indurre un gruppo di cittadini a presidiare l’ingresso della discarica in segno di protesta, l’Amministrazione comunale di Albano ha immediatamente disposto un sopralluogo all’interno della discarica da parte dell’Ufficio Tecnico (Prot. 40991 del 25/9/2013). Nel contempo è stata presentata alla Regione Lazio, all’Arpa e al Dipartimento IV – Servizi di Tutela Ambientale della Provincia di Roma una richiesta di indagine e relazione sulla discarica di Roncigliano (Prot. 41118 del 25/9/2013). “Premesso che negli ultimi giorni sono arrivate a questa Amministrazione numerose segnalazioni da parte della cittadinanza – si legge nella nota – relative al cattivo odore proveniente dalla discarica di Roncigliano; Premesso che nella nottata tra il 24 e 25 settembre l’odore proveniente dall’impianto, è diventato insostenibile, tanto da spingere i cittadini residenti nelle zone circostanti a raccogliersi in forma di protesta spontanea davanti ai cancelli della discarica; si chiede agli organi in indirizzo – continua la nota del Comune – di voler espletare ogni urgente opportuna indagine sull’origine e sulla circostanza di quanto lamentato, e di volerne fornire informazione allo scrivente, oltre agli organi che leggono per conoscenza”.

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