Cultura

Velletri – L’eroico esempio di Spazio Pubblico e R/Esistenza

sotto-sotto

C’era una volta, nella ridente cittadina di Velletri, un ricco e onesto uomo di nome Bruno Bernabei. Egli, alla sua morte, decise di lasciare la sua bellissima proprietà ai suoi concittadini, sicuro che sarebbe stata sfruttata al meglio per favorire la cultura di cui la città era ricca. Invece di un ritrovo per artisti e ragazzi, però, la villa diventò un’accogliente casa per ragni e muffe e con il tempo venne dimenticata dalla cittadina. Ad onor del vero qualche eminente personalità  si era ritrovata, per sbaglio o per convenienza, nella villa, ma l’odore nauseabondo la colse impreparata e scappò a gambe levate. Non esiste una fiaba senza eroi, ma in questo caso bisognerà farne a meno: ci sono, però, due associazioni giovanili, Spazio Pubblico e R/Esistenza che, nel mese di Agosto, si sono date un gran da fare per rimettere in sesto quella che dovrebbe diventare, secondo il progetto originale, una grande biblioteca comunale.

Con il patrocinio del Comune, delle piccole sponsorizzazioni ma soprattutto con ramazze, scopettoni, tagliaerba, rastrelli, tanta fatica e tantissima voglia di fare , hanno ideato e organizzato “Sotto Sotto: il Festival dell’Arte Nascosta”, un mese di mostre di artisti emergenti, cinema all’aperto e musica dal vivo. Se l’intento era, quindi, quello di far riscoprire a Velletri la bellezza e l’utilità della Villa, sono stati proprio questi ragazzi i primi a scoprire (o riscoprire) gli esperimenti del professor Felci, i film vecchi o nuovi che sono stati trasmessi, le opere dei pittori, disegnatori,  scultori e fotografi che hanno esposto, le band che hanno suonato, ma soprattutto hanno scoperto delle persone che si sono rese disponibili al cento per cento per far riuscire, nel breve tempo con cui è stato organizzato, quel “Sotto Sotto” che nasconde arte ma soprattutto amore, passione, amicizia, curiosità. È stato un festival organizzato da ragazzi, ma sono stati principalmente i visitatori più maturi a complimentarsi per la creazione di qualcosa per cui, finalmente, valga la pena di uscire di casa e non costringa ad andarsene da Velletri.

Sono state le loro facce quelle più orgogliose di salire (non senza un po’ di fatica) le scale della villa finalmente aperta al pubblico. C’erano poi altre facce, quelle più curiose, dei bambini che rimanevano incantati davanti ad esperimenti scientifici di cui non conoscevano formule o cifre, ma che li affascinavano per la loro assurda semplicità, che sembrava magia. Così è stato in qualche modo “magico” il clima che si è creato tra i membri delle due associazioni, che hanno stabilito un’intesa tale da diventare un unico gruppo, tra organizzatori e visitatori, tra artisti e pubblico. È stato magico vedere il lavoro di tanti giorni ripagato dallo sguardo spaventato delle persone davanti al finto cadavere usato per l’allestimento del film “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, magico lo sguardo dei bambini di fronte le scioccanti foto di Victorlab o quelle meravigliate semplicemente dalla bellezza della villa, che prima d’allora avevano potuto ammirare solo da lontano. Non sono eroi i membri di R/Esistenza e Spazio Pubblico, ma non si può definire che eroica la loro propositività sia teorica che, ed è questo che conta,  pratica. Questa fiaba ha quindi un lieto fine. Ma speriamo che sia soltanto l’inizio. 

Spazio Pubblico – R/Esistenza

 

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