“Qualcosa di brutto sta per accadere, ma pregando vi salverete”. E’ stato un messaggio ‘forte’ quello che la Madonna avrebbe affidato ad Angela Bartoli in occasione del terzo anniversario dalla prima apparizione presso la Fonte dell’Acqua Donzella, così come dettagliatamente riassunto dalla 63enne veliterna appena dopo l’incontro celeste.
Diverse centinaia, trecento per gli organizzatori, i fedeli che martedì 1° ottobre si sono ritrovati di fronte alla sbarra di Fontana Marcaccio, per la lunga inerpicata sino alle pendici del Monte Artemisio, ai piedi di quella Fonte dalla quale dal 1° ottobre del 2010, ogni primo del mese, la Santa Vergine, stando al racconto di Angela, diffuso anche attraverso i media nazionali, apparirebbe durante la recita del Rosario, affidandole un messaggio di pace. Una processione baciata dal sole ha fatto da anticamera all’apparizione, concisa con le prime preghiere del mattino. Ancora visibilmente emozionata la ‘veggente’, quando ha raccontato ai presenti come per “la prima volta la Madonna si è presentata con al centro del petto un cuore luminosissimo, segno del suo Sacro Cuore Immacolato. Su ognuno dei piedi aveva una rosa d’oro, come sempre accade nei giorni di festa”.
Articolato il messaggio che una volta terminata l’apparizione è stato trascritto e affisso nella bacheca adiacente alla Fonte e andrà a sommarsi a tutti i precedenti, già raccolti e commentati nel libro di Sandro Mancinelli, ‘Un Faro sull’Artemisio’, finito di stampare proprio in questi giorni.
“Figli miei, vi ringrazio di cuore perché avete risposto al mio richiamo”: così la Madonna avrebbe esordito una volta apparsa ad Angela. “Ricordatevi di pregare mio Figlio sulla croce – avrebbe poi aggiunto la Santa Vergine – perché ha dato la vita per voi, mentre voi non fate nulla per ringraziarlo. Non è giusto, figli miei. Noi chiediamo solo di pregare, perché stiamo vivendo tempi bruttissimi. Restate sempre uniti, come fratelli, vogliatevi bene, è questo che vi chiedo. Pregate nella casa di mio Figlio perché non sono molti quelli che vi si recano in grazia di Dio. Vi prego, Figli miei, siate uniti, pregate, perché qualcosa di brutto accadrà, ma pregando vi salverete tutti. Che la Grazia di Dio scenda su di voi e vi rimanga sempre. Amen”.
Dopo aver intonato canti mariani e aver recitato numerose preghiere, dando lettura di tutte le intenzioni trascritte dai fedeli, i convenuti hanno atteso le 16.15 per la recita del Magnificat, coinciso col momento in cui, nel 2010, Angela Bartoli, secondo i suoi racconti, vide per la prima volta l’Immagine Celeste.
Tanti i fedeli accorsi, da un po’ tutti i Castelli Romani e dalla pianura pontina. Pochi i disabili che hanno potuto accedervi, in attesa che il consiglio comunale discuta la mozione presentata dal gruppo dell’Immacolata Concezione dell’Acqua Donzella, costituitosi come associazione culturale proprio per combattere pacificamente quella che hanno definito una ‘battaglia di diritto in favore dei nostri fratelli disabili’.
Tra le perplessità della Chiesa locale e le ‘aperture’ spontanee di qualche parroco, continua quindi il fenomeno delle processioni chilometriche verso il bosco tanto caro a veliterni e larianesi. Sulle sue alture va in scena qualcosa di misterioso, che sta ovviamente spaccando l’opinione pubblica, frammista tra gli scettici, e sono tanti, e i fedeli più accaniti. In mezzo tutti coloro che assistono alla cronaca di quanto vi accade con la curiosità di chi attende ulteriori sviluppi.
Noi, come sempre dagli inizi, ci limitiamo alla cronaca di quanto visto o riferito, lasciando ad ogni lettore, vista la delicatezza dell’argomento, il compito di farsi un’idea (nel caso condivisibile attraverso il sottostante spazio dei commenti).
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