E’ ancora sotto il vaglio degli inquirenti quanto accaduto a Lanuvio nella mattinata di lunedì, quando una giovane di Cori, appena 17enne, avrebbe subito una violenza sessuale nel sottopasso della stazione ferroviaria. La violenza sarebbe avvenuta intorno alle ore 10, dopo che la ragazza, appena scesa dal treno, si stava per recare ad un appuntamento con uno o più amici. Giunta nel sottopasso che collega i binari 1 e 2, la ragazza, secondo il suo racconto, sarebbe stata avvicinata e costretta ad un rapporto sessuale da un giovane italiano.
Quando, ancora scossa ed in lacrime, è riuscita ad approdare sul piazzale della Stazione la giovanissima ha poi chiamato i genitori, raccontando i particolari di quanto accaduto. Subito dopo è stata portata all’ospedale di Albano, per poi essere trasferita nel nosocomio di Genzano, dove le sarebbe stato sottoposto uno speciale test antistupro, che, in attesa dei dati definitivi, secondo indiscrezioni potrebbe non aver fornito elementi di rilievo.
Sull’accaduto indagano gli agenti del Commissariato di polizia di Genzano, congiuntamente alla squadra di Polizia Scientifica di Velletri. Numerosi dubbi da chiarire e gli interrogativi cui dare risposta, tanto che sulla vicenda vige il massimo riserbo, con gli investigatori tengono le bocche ben cucite. Le indagini sembrano orientate a 360 gradi, senza trascurare nessuna pista. In questi casi vengono anche adottati alcuni protocolli-controlli sanitari e disposti esami specifici per verificare eventuali segni di violenza o residui di tracce biologiche. Al momento non risultano indagati o sospettati, mentre la persona indicata dalla ragazza come il suo aggressore sarebbe un italiano tra i 25 e i 30 anni.
Timore e stupore tra i lanuvini, che si augurano di non dover cadere nella rete di uno stupratore seriale e che ricordano altresì come a quell’ora del giorno, anche se non ci sono tanti pendolari, la stazione è comunque discretamente frequentata e che il tratto del sottopasso tra i binari 1 e 2 è molto breve. Le indagini serrate della squadra anticrimine della polizia di Genzano e i successivi responsi degli esami e dei rilievi chiariranno meglio la situazione, per provare a dare un volto ed un’identità al presunto aggressore di una ragazzina di 17 anni la cui vita, da lunedì mattina, potrebbe essere cambiata, per sempre.
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