CRONACA

Nausea, vomito e svenimenti: in 25 al Pronto Soccorso, messi ko dai rifiuti

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Tanto tuonò che piovve. Scontato, come i temporali che segnano il passaggio dall’estate all’autunno, è arrivato, dopo giorni di nauseabonda convivenza nel fetore dei rifiuti, il primo bollettino medico di chi non ce l’ha fatta più a vivere – ma meglio ancora si dovrebbe dire, sopravvivere – tra i miasmi della puzza proveniente dalla discarica di Roncigliano. A farne le spese 25 residenti dislocati tra Albano ed Ardea, che nella notte tra venerdì e sabato 12 ottobre si sono visti costretti a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale ‘San Giuseppe’ di Albano, ritrovatosi dinanzi all’emergenza di una fiumana di gente duramente provata da un clima ritenuto irrespirabile.

Giramenti di testa, nausea e vomito i sintomi riportati da quasi tutti i cittadini che hanno richiesto l’intervento dei sanitari. Alcuni persino pressione alta, febbre e svenimenti. 

Che qualcosa proprio non andava è emerso anche dai responsi medici, con quasi tutti i cittadini che si sono visti riscontrare una pressione minima piuttosto alta, anche superiore ai 100, valore che sovrasta la soglia della normalità.

Tra gli infermi anche un bambino di 12 anni, entrato in pronto soccorso col codice giallo. Per lui i medici avevano addirittura consigliato il ricovero al ‘De Santis’ di Genzano, sebbene i genitori, dopo diverse ore in osservazione, abbiano propeso per il ritorno a casa. Per tutti gli altri la prognosi è andata dai 3 ai 5 giorni, con ritorno a casa avvenuto a ridosso dell’alba e il consiglio di ricorrere al riposo e ad un vitto piuttosto leggero.

Tutti hanno lamentato l’impossibilità di resistere a quella che hanno definito “una puzza insopportabile”, nei confronti della quale nessun risultato pare abbia prodotto il profumo che da qualche giorno viene spruzzato sopra i rifiuti, per cercare di indorare la pillola alla cittadinanza, ormai esausta e provata da quelle 450 tonnellate di rifiuti indifferenziati che quotidianamente vengono sversati a Roncigliano, da quando, mesi or sono,  il Decreto Clini ha sentenziato che oltre ai 10 Comuni di bacino buttassero li la propria monnezza anche tanti romani.

Della serie, quando è troppo è troppo!

 

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