E’ nella drammaticità delle immagini che testimoniano quanto avvenuto al chilometro 48,8 dell’Appia, nella serata di sabato 12 ottobre, poco prima delle ore 20, che si capisce quanto l’incidente che ha tolto la vita al 48enne Massimo Quattrocchi sia stato davvero spaventoso. Infernale la vista di quanto accaduto agli occhi dei primi passanti.
Lamiere sparse ovunque, pneumatici staccati, ed un abitacolo, quello della Lancia K di Quattrocchi completamente riverso all’interno, tanto da rendere necessario l’arrivo dei Vigili del Fuoco, chiamati ad estrarre dalla vettura quel corpo ormai in fin di vita. Vana la corsa all’ospedale, dove per il veliterno non c’è stato nulla da fare.
Nel dramma dell’impatto è andata tutto sommato bene al 24enne alla guida dell’Audi A3, che procedeva verso Cisterna quando ha cozzato contro la berlina italiana, finendo sull’adiacente cunetta, accanto ad uno dei tanti pini che costeggiano la statale, già teatro, in quel tratto, di altri gravissimi incidenti. Per lui necessario il trasporto ed il ricovero al Santa Maria Goretti di Latina.
Dalle prime ricostruzioni, affidate agli uomini della Polstrada di Albano, sembrerebbe che la vettura guidata dal 48enne veliterno abbia invaso la corsia, impattando contro l’auto guidata da un 24enne, figlio di un sottufficiale della Scuola Carabinieri di Velletri.
