CRONACA

Muore durante un litigio col figlio, poco dopo accusato di omicidio

tragedia

Li hanno trovati in un lago di sangue, impietrito dalla paura l’uno ed agonizzante l’altro. Questa la scena che alcuni braccianti agricoli indiani si sono ritrovati innanzi nella tarda mattinata di ieri, quando un aspro litigio tra padre e figlio è sfociato in una tragedia familiare che è costata la vita al più anziano.

Da una prima ricostruzione i due hanno iniziato a litigare in un appezzamento di terreno che si trova a Pedica Presciano, nel territorio del Comune di Lanuvio, in prossimità dei confini con Genzano e Velletri. Una lite che poteva sembrare una tra tante, ma che da alterco è presto degenerata, fino al tragico epilogo. Decisivo potrebbe essere stato uno spintone dato dal figlio al padre. Dai racconti del 53enne, poi arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale, l’anziano padre, 81enne, sarebbe caduto sbattendo la testa sul pilastro di ferro di una baracca. Vano ogni disperato tentativo di strapparlo alla morte da parte dei soccorritori.

Il luogo dove è avvenuta la tragedia

Sul posto i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri, chiamati a raccogliere ogni testimonianza e a rilevare ogni elemento utile a far luce sul decesso. A questo scopo sull’anziano, il cui cadavere si trova ora a Roma, in un istituto di medicina legale, sono state disposte tutte le perizie scientifiche, unitamente all’esame autoptico, dalle quali poter capire se la morte sia sopraggiunta  per la caduta o, invece, siano state altre le ragioni del decesso.

Futili le ragioni che hanno generato la lite, legate, sembrerebbe, a diatribe nella gestione dell’azienda agricola di famiglia, che oltre all’appezzamento di terreno lanuvino somma una rivendita a Quarto Miglio, nella Capitale. 

 

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