POLITICA

“E’ giunta l’ora di unire i Comuni di Albano, Ariccia, Genzano e Lanuvio”

ferrazza

 

Se non arrivasse da Nazareno Ferrazza, il coordinatore dei Castelli Romani – Aprilia del Partito Liberale Italiano, la etichetteremo come una battuta buttata lì tanto per far gazzarra. Ma l’idea arriva proprio dall’esponente politico lanuvino, non certo nuovo a proposte che per alcuni possono apparire provocatorie mentre per altri illuminanti. L’ultimissima ha di che generare riflessioni, sebbene, ne siamo certi, contribuirà a sollevare anche qualche perplessità.

Nazareno Ferrazza

La proposta di Ferrazza è infatti quella di dare una svolta storica alla tenuta istituzionale dei Castelli, accorpando in un unico Municipio i Comuni di Albano (38.983 abitanti), Ariccia (18.199), Genzano (23.856) e Lanuvio (13.163). Il tutto – lo dice lui stesso – per ridurre le tasse ed evitare che l’Irpef resti all’aliquota massima”. In attesa di capire, più compiutamente, quanto potrebbe essere fattibile un progetto del genere (nel caso, aggiungiamo noi, ‘butteremmo’ dentro anche Nemi…) Ferrazza ha provato ad articolare meglio il suo pensiero: “accorpare i Comuni di Albano, Ariccia, Genzano e Lanuvio – aggiunge – darebbe vita ad un Comune di circa 100.000 abitanti, un po’ più grande di Aprilia, ma molto più piccolo di Roma. Avremmo un solo Sindaco e un accorpamento degli uffici, abbassando i costi fissi (indennità, energia elettrica, gas, affitti, ecc.) ed utilizzando in maniera più razionale le risorse umani già presenti”.

“Basti pensare – ha aggiunto il coordinatore dei Liberali, per dare all’idea una giustificazioni economica – che il Comune di Albano per trovare risorse ha applicato una l’aliquota massima dello 0,8 per l’Irpef, senza tenere conto dei redditi più bassi. Il Comune di Ariccia, invece, ha tenuto conto delle categorie meno abbienti, ed ha esentato dal pagamento il reddito inferiore o uguale a euro 12.000, mentre per i redditi superiori si è applicata l’aliquota massima dello 0,8. Il Comune di Genzano ha applicato un’aliquota progressiva, ma che parte dallo 0,6 e va allo 0,8. L’Amministrazione di Lanuvio, ha deciso di applicare un’aliquota progressiva che parte da 0 per i redditi fino a 6.000 euro, lo 0,4 per i redditi fino ai 15.000 euro, poi progressivamente fino ad arrivare all’aliquota massima dello 0,8”.

“In un contesto del genere, noi come liberali, continuiamo a sostenere l’idea di accorpare i Comuni e abolire le province, risparmiando molte risorse che potrebbero essere utilizzate per migliorare i trasporti, la viabilità e quant’altro. Con l’unione dei Comuni, non si perde l’identità, ma si accorpano le funzioni”.

Eppure un ostacolo al proposito di Ferrazza c’è, ed è la legge, che prevede che solo i Comuni sotto i 5.000 abitanti possano unirsi: “non capisco perché non sia possibile a chi ha più di 5000 abitanti, visto che con l’unione la finalità è proprio quella di promuover la progressiva integrazione tra i Comuni che la compongono, per i servizi, le funzioni, le attività, l’organizzazione, il funzionamento, le finanze ed i rapporti tra l’unione e i Comuni che ne fanno parte. Dobbiamo togliere spese alla burocrazia ed utilizzarle in investimenti, visto che attualmente sta accadendo il contrario, a danno di servizi ed opere pubbliche”. 

Si chiude così la dettagliata proposta di Nazareno Ferrazza che, siamo certi, non mancherà di generare ulteriori spunti di riflessione.

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