POLITICA

Adozioni internazionali in calo? Santori se la prende con Letta e Kyenge: “sblocchino i fondi”

ADOZIONI

“Il Premier Letta e la premurosa Ministra Kyenge provvedano allo sblocco dei fondi per le adozioni internazionali per l’anno 2011 e, al contempo, si adoperino per la copertura delle adozioni registrate nell’anno 2012. Tali inadempienze non possono che stridere sulle spese esose che oggi regnano a Palazzo Chigi: 280 dirigenti con stipendi dagli 80mila a oltre 200mila euro l’anno, 12 solerti uffici e 21 dipartimenti con bilancio di previsione che parla di 2,4 miliardi di euro spesi nel 2012, che diventeranno 3,2 per il 2013”. Così, in una nota, Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio nelle fila de ‘La Destra’ e componente della commissione Politiche sociali, commentando la petizione inviata da numerosi genitori adottivi al presidente della Repubblica Napolitano. 

“Da tempo sono stati stanziati i fondi per coloro che hanno effettuato adozioni internazionali nel 2011, si tratta di 3.154 famiglie che sono tornate a casa con 4.022 bambini. Nel 2012 invece si è registrato un calo: 2.469 famiglie sono tornate a casa con 3.106 bambini, ma in questo caso ancora non esiste alcun provvedimento teso alla costituzione del fondo finalizzato al rimborso di parte delle spese sostenute per l’adozione di un bambino straniero, proveniente dall’Est Europeo, dall’America Latina, dall’Asia, dall’Africa. Un calo che rischia di essere ulteriormente incentivato oltre che dalla crisi economica anche dal blocco di questi fondi, che si aggiungono alle già complesse pratiche burocratiche e dall’anticipo da parte delle famiglie adottive di risorse per i costi del percorso (preparazione della coppia, individuazione del Paese estero, assistenza nella preparazione dei documenti, inoltro degli stessi presso le autorità del Paese estero di riferimento, assistenza pre e post adozione) e per quelli sostenuti all’estero (abbinamento del bambino ed espletamento di tutto l’iter legale fino al completamento dell’adozione, viaggio, vitto e alloggio nel periodo di permanenza). Costi – conclude Santori – in costante aumento ogni anno, che devono spingere il governo Letta ad una presa di posizione immediata e concreta”.

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