CRONACA

Commozione e pugni alzati per l’ultimo saluto ad Armando La Fortezza

Pugni al cielo

L’ultimo saluto delle autorità cittadine

 

L”intervento del sindaco Flavio Gabbarini

È stata tanta la commozione che si è respirata nel primo pomeriggio, quando Genzano si è fermata per dare l’estremo saluto ad Armando La Fortezza, scomparso domenica a seguito di un improvviso malore. La massiccia partecipazione popolare ha rappresentato il modo con cui la comunità ha voluto porgere l’ultimo saluto al proprio concittadino, stringendosi come in un grande abbraccio intorno al feretro. Un commiato laico, nostalgico e comunista, proprio come avrebbe voluto l’ex consigliere comunale di Rifondazione: una bara coperta da una bandiera rossa, con falce e martello e intorno tanta gente con bandiere rosse e i pugni alzati verso il cielo.

La massiccia affluenza, lo hanno detto in tanti, sta a dimostrare quanto La Fortezza abbia lasciato un ricordo positivo di sé. Tante le persone che lo avevano conosciuto e che hanno testimoniato come fosse un uomo propenso ad ascoltare le persone, condividere le loro preoccupazioni e i loro problemi, sapendo dare e ricevere simpatia, affetto e rispetto.
La sua passione era l’impegno politico, fondato sui valori e gli ideali che non ha mai rinnegato: era un uomo di sinistra, ma soprattutto un uomo che credeva nella politica come impegno per il bene comune. Tanti amici, le autorità e cittadini che hanno partecipato a cuore aperto alla cerimonia di commemorazione, a partire proprio dai vertici dell’amministrazione comunale, con in prima fila anche Marta Bevilacqua, con la quale proprio Armando aveva condiviso un lungo percorso di vita, fatta di profonda amicizia e comune militanza. 

 

Pugni al cielo nel comune ricordo di un’ideologia tanto cara ad Armando

Lo ricorderò sempre per il suo spirito semplice e allegro– ha affermato  con voce rotta dalla commozione il Primo cittadino Flavio Gabbarini –. Quando ci sentivamo – ha proseguito  – si rivolgeva chiamandomi ‘compagno Gabbarini’. Era a conoscenza di tutto quello che accadeva in paese e  il suo apporto è stato fondamentale in questi anni di governo, perché spesso mi chiamava per mettermi a conoscenza dei problemi reali di tante famiglie. Aveva sempre qualcosa da dare agli altri ed è per questo che mi si permetta di definirlo come un ‘frate cercatore’ – ha testimoniato Gabbarini, ricordando una delle ultime conversazioni avute con Armando a proposito di materiale scolastico reperito dall’ex consigliere per aiutare le scuole –. Era il suo modo per denunciare il profondo stato di crisi della scuola e la sua personale volontà di intervenire e reagire. Armando sarà sempre ricordato per aver riportato il carnevale a Genzano e per l’impegno nella realizzazione dell’Infiorata. Armando incarnava i valori di questa città: uguaglianza, volontariato, solidarietà e impegno civico”.

 

Il corteo verso l’ultima dimora

Una volta intonato ‘El pueblo unido’ i tanti convenuti hanno quindi scortato il feretro di Armando nel suo ultimo viaggio terreno, verso quel civico cimitero che ad appena 40 anni sarà la sua nuova dimora.

F.Tetti

 

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