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Congresso Pd – A Genzano la Giunta si schiera con D’Annibale

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In una Genzano ancora scossa dall’inattesa dipartita dell’ex consigliere Armando La Fortezza, i fari della politica sono tutti puntati sull’imminente congresso del Partito Democratico. Dopo la guerra intestina tra Agostino Cesaroni e Giacomo Tortorici – con quest’ultimo che dopo aver prevalso,  non senza polemiche, lasciò il passo al lungo interregno commissariale – la partita si gioca di nuovo su presupposti che fanno pensare ad una battaglia muscolare, in cui alle finezze e ai preziosismi tecnici dei contendenti si affiancheranno fisiologici sprazzi di agonismo, inevitabili per far pendere la bilancia dalla propria parte. Ma al di là del neosegretario, scelta che avrà un’importanza cruciale nell’ottica dei futuri equilibri cittadini, quanto avverrà nelle prossime ore rischia di avere un peso enorme sul destino dell’intera coalizione di centrosinistra, che al termine della contesa congressuale potrebbe ritrovarsi più spaccata che mai, oppure, e qui sta la novità più clamorosa, potrebbe suggellare la posa del primo mattoncino della riedificazione della casa comune al centrosinistra genzanese. Un centrosinistra uscito malconcio dai dissidi interni e dalle lotte intestine che due anni fa lo portarono a presentarsi spaccato alle Comunali del 2010, che per poco non sancirono il ‘colpaccio’ del centrodestra del compianto Barbaliscia, che non andò affatto lontano da uno storico ballottaggio (e a quel punto, proprio per i dissidi di cui sopra, poteva succedere di tutto…).

AGOSTINO CESARONI

A poche ore dall’ufficializzazione delle candidature si stringe allora il cerchio sui nomi dei candidati. Pressocchè certa la ricandidatura di Agostino Cesaroni, la cui ufficialità è confermata persino dal fervore col quale il consigliere Luca  Lommi, sul proprio profilo facebook, sta invitando a votare per lui. Classe 1973, Agostino Cesaroni, già consigliere comunale nell’Amministrazione Ercolani, è per molti l’uomo su cui investire per abbandonare i dogmi della vecchia politica, rendendola più dinamica, aperta ed inclusiva, almeno stando ai proclami dei suoi (tanti) estimatori. In attesa di capire se ci saranno eventuali outsider i rumors delle scorse ore hanno assunto i contorni della certezza, e viene dato ormai per acclarato che lo sfidante numero uno sarà proprio Tonino D’Annibale, ex direttore di Lazioservice, per ben due volte consigliere regionale e già segretario del circolo genzanese dei Ds negli anni ’90. Il nome di D’Annibale rappresenta l’asso nella manica a disposizione della maggioranza alla guida della Giunta comunale. Quella porzione di centrosinistra genzanese, espressione dell’Amministrazione Gabbarini, non ha infatti mai abbandonato la pretesa di rientrare a far parte di quel partito dal quale la maggior parte dei suoi esponenti proviene, a partire proprio dal Primo cittadino, per passare per il vicesindaco, Giorgio Ercolani, il presidente del consiglio, Sandro Giannini, e svariati assessori. Se finora, pur con difficoltà, si era cercato di smussare angoli che in questi due anni sono rimasti ben marcati, negli ultimi tempi i ‘civici’, riuniti sotto l’ala protettrice di ‘Città Futura’ e ‘Genzano Democratica’, hanno lavorato sotto traccia, in una gestazione che promette di dare i suoi frutti. La speranza, per chi sogna la definitiva riappacificazione, è che la montagna non partorisca il più innocuo dei topolini; nel caso la sconfitta sarebbe clamorosa e il passo verso un Pd finalmente unito si farebbe di nuovo maledettamente impervio.  

TONINO D’ANNIBALE

Troppa ghiotta l’opportunità che si presenta innanzi a Gabbarini e compagni, per non sedersi alla tavola coi commensali, sognando un lauto pasto. Sperando che le pietanze siano all’altezza delle attese, sarà importante anche che tovaglie e posate siano poste con garbo e stile ed è per questo che la grande cerimonia del congresso (tra ufficializzazioni della candidatura e voto) sarà preceduta dalla riunione prevista per le 17.30 di martedì 29 ottobre, quando presso il Centro Studi De Gasperi verrà apparecchiata la tavola con la presentazione della candidatura di Tonino D’Annibale. Al suo fianco i capisaldi della Giunta comunale, che romperanno gli indugi per schierarsi in suo favore, confidando che si riveli la mossa che lasci i rivali con un desolante pugno di mosche. Situazione, quest’ultima, in cui né Agostino Cesaroni, tantomeno gli altri sfidanti (in ascesa l’ipotesi di un personaggio legato ai renziani di ‘Genzano Adesso’), sperano di ritrovarsi, confidando in questo modo di ridimensionare il ruolo degli attuali amministratori che, nella fattispecie, dopo essersi apertamente schierati rischierebbero di uscirne fuori con le ossa se non rotte quantomeno malconce. 

da.le.

 

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