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Ambiente, il Presidio No Discarica Divino Amore all’attacco di Zingaretti: “dichiarazioni stupefacenti”

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no disc“La dichiarazione odierna del presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti è a dir poco stupefacente. Infatti, non si comprende come chi tra tutti è stato il più forte sostenitore del sito della Falcognana, quale discarica post Malagrotta, possa rilasciare affermazioni di questo tipo”. E’ quanto ha commentato  il Presidio No discarica Divino Amore dopo aver appreso le parole di Zingaretti, il quale ha affermato che lo stop ai lavori è unWiniziativa che non c`entra niente con la vicenda legata alla discarica di Roma, ma che contesta decisioni prese nel 2010 per una discarica esistente”.

“E’ noto al Mondo – continua il Presidio – che la discarica individuata dal commissario Goffredo Sottile è quella della Ecofer suddivisa in tre invasi: il primo già saturo, il secondo pieno per metà di ‘fluff’ e il terzo oggetto di lavori di sbancamento, che contrastano con la tutela vincolistica istituita dal cosiddetto vincolo Bondi del 2010. Il governatore del Lazio dovrebbe assieme al suo assessore Civita ben conoscere queste vicende e preoccuparsi della sua ostentata caparbietà nella scelta della Falcognana”.

“Il presidio ne ha sempre fatto una questione di tutela paesaggistica e quindi ambientale, nonchè di tutela della salute dei cittadini. Tutti principi e diritti contenuti nella Costituzione della Repubblica che finalmente, proprio a partire dalla vicenda della Falcognana, tornano ad essere garantiti e rispettati grazie all’azione incrollabile svolta in oltre quattro mesi di lotta da una comunità territoriale, che ha saputo resistere e che soprattutto non si è mai piegata al volere dei potenti”.

“A questo punto – conclude il Presidio – dopo la pronuncia del Mibac riteniamo che il mandato del Prefetto Sottile vada immediatamente revocato per i danni causati ad una comunità pacifica che vuole riappropriarsi del suo territorio, perchè finalmente l’Agro Romano divenga quel bene comune che il Presidio protende da sempre”.

Sulla questione si è espresso anche Adriano Palozzi, consigliere regionale in quota Forza Italia.  “Il presidente Zingaretti – ha fatto sapere l’ex sindaco di Marino – non sottovaluti le parole del Mibac, che in una missiva ha richiesto lo stop ai lavori per l’ampliamento della discarica di Falcognana costatando che le “opere abusivamente realizzate sono in contrasto con la tutela dei Beni paesaggistici poiché non conformi alla disciplina d’uso del paesaggio di rilevante valore”. Parole, quelle del ministero dei Beni e delle attività culturali, che accrescono le nostre preoccupazioni e le nostre perplessità su un sito che non deve assolutamente ospitare l’immondizia di Roma. Il blocco subitaneo dei lavori a Falcognana dunque è un atto doveroso, in attesa dei necessari accertamenti da parte degli organismi di pubblica sicurezza. Da parte sua la Regione, che sinora ha risposto in maniera inadeguata e fumosa alle nostre interrogazioni, esca dal torpore e prenda coscienza che sarebbe un suicidio ambientale localizzare la seconda Malagrotta in pieno Agro Romano”.