POLITICA

Marino – A 33 anni dalla sua scomparsa Zaccaria Negroni ricordato col libro di Amati a lui dedicato

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Amati, Canestri, Iozzi, Massari, Esposito, Santarelli

Amati, Canestri, Iozzi, Massari, Esposito, Santarelli

«Zaccaria Negroni, una stupenda eccezione». Così Giulio Andreotti definì il primo sindaco marinese del dopoguerra, deputato e senatore in seguito che, lo scorso 30 novembre, è stato ricordato dall’Amministrazione comunale e dalla Basilica di San Barnaba, nella ricorrenza dei trentatre anni dalla sua morte, avvenuta a Marino il 1 dicembre 1980. 

A dar modo all’assessore alla Cultura di Palazzo Colonna Arianna Esposito, che ha patrocinato l’evento, di sollevare ancora una volta l’attenzione della comunità sulla figura del Servo di Dio, la presentazione al Museo del Cinema del libro di Paolo Amati “Impegno nel sociale di un credente: Zaccaria Negroni”.

Un volume, stampato dalla tipografia Santa Lucia dei Discepoli di Gesù, ricco di documenti inediti e relazioni dell’Uomo di fede, azione e preghiera, scritto da colui che ai tempi in cui Negroni era presidente dell’Azione Cattolica di Albano, ricopriva il ruolo di vice presidente diocesano della stessa associazione.

Fondatore, sotto la guida spirituale dell’abate parroco della basilica di San Barnaba monsignor Guglielmo Grassi (anch’egli in odore di beatificazione) dei Discepoli di Gesù e dell’Oratorio Parrocchiale di San Barnaba, per Negroni, su volontà di monsignor Dante Bernini, vescovo emerito della Diocesi di Albano, il 15 settembre 1997 è stata aperta una Commissione Diocesana che il 7 ottobre dello stesso anno ha dichiarato aperto il suo Processo di Canonizzazione.

Zane e Massari

Zane e Massari

Per la sua vita esemplare, vissuta nella Fede con il suo padre spirituale monsignor Giovanni Lovrovich e in dedizione e attenzione per gli altri, i giovani soprattutto. L’evento, promosso dall’Associazione Pro Beatificazione dei Servi di Dio monsignor Guglielmo Grassi e Zaccaria Negroni che vede quale presidente l’abate parroco della basilica collegiata di San Barnaba, monsignor Pietro Massari, ha visto la presenza di Padre Giuseppe Zane, vicario episcopale Diocesi di Albano.

Con lui l’ex sottosegretario, deputato e presidente della Regione Lazio Giulio Santarelli, che all’inizio della sua carriera, negli anni ’60, è stato sindaco di Marino proprio attraverso la mediazione del senatore Zaccaria Negroni, del quale ha ricordato ampiamente la figura definendolo portatore di un importante messaggio di fiducia, speranza e impegno «ogni momento passato con lui è stato una lezione di vita». Con lui Ugo Onorati, anch’egli ex sindaco marinese, oggi consigliere comunale che ha declinato in termini di opere «il suo impegno di uomo integro e onesto sempre pronto a correre» e molti altri appartenenti al mondo civile e dell’associazionismo cittadino.

Un uomo, Zaccaria Negroni, conosciuto e apprezzato a livello nazionale. Come dal documentario realizzato dal Centro Multimediale per la Comunicazione Sociale della parrocchia San Barnaba realizzato da Gianni Cardinali e Luciano Saltarelli, nel quale sono raccolte le testimonianze non solo del senatore Andreotti ma anche dell’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che lo ha definito un uomo di fede vissuto nel dovere e nel nascondimento.

Poi monsignor Gaetano Bonicelli, vescovo emerito di Albano e monsignor Marcello Semeraro, attuale vescovo della Diocesi di Albano, che ha ricordato come nel 2005 si sia chiuso il processo informativo diocesano del Servo di Dio Zaccaria Negroni, «un uomo – ha detto l’alto prelato, segretario del gruppo cardinalizio indetto da Papa Francesco a consigliarlo nel governo della Chiesa universale e amministratore apostolico dell’abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata – che ci auguriamo possa al più presto salire agli onori degli altari. Per il suo modo di vivere e trasmettere la Fede, nell’amore per gli altri, soprattutto i più piccoli».

Libro Amati

Libro Amati

«La città di Marino – ha affermato l’assessore Arianna Esposito – se l’entità delle testimonianze raccolte e delle documentazioni sarà ritenuta sufficiente, avrà presto due beati a proteggere il suo cammino, Zaccaria Negroni e monsignor Guglielmo Grassi. In un momento in cui è importante coltivare e conservare il senso della comunità – ha sottolineato – è fondamentale che quanti più marinesi possibile conoscano la figura e le opere del primo sindaco del dopoguerra, un protagonista del nostro secolo di fede e impegno nel sociale, messi in atto anche e soprattutto attraverso il suo ruolo politico. Un uomo del quale abbiamo necessità di raccogliere sempre maggiori testimonianze, la cui eredità vita, da raccogliere e fare nostra, è ancora attuale e sentita tra la gente. Grazie anche – ha aggiunto – alla sua non comune capacità di farsi interprete e difensore della libertà dell’uomo e della verità».

«Come Amministrazione – ha proseguito – vogliamo essere vicini e partecipi ad ogni iniziativa volta a rafforzarne e diffonderne il pensiero e la memoria, soprattutto tra i più giovani. Per conferire il giusto tributo a colui che ha fatto della sua vita una missione in favore degli altri. Per questo – ha concluso – in accordo e collaborazione con il nostro abate parroco monsignor Pietro Massari, auspichiamo che il suo corpo, dal cimitero monumentale cittadino, venga trasferito in Basilica. Perché riposi accanto a monsignor Guglielmo Grassi, colui che, nella vita terrena è stato l’ispiratore e guida di tante opere e, insieme al quale, può continuare a vegliare e fare ancora tanto del bene alla sua città».