POLITICA

La Piazzoni (Sel) interroga il Ministro sui trasporti: “i pendolari aumentano e gli investimenti calano…”

ferrovia
Ileana Piazzoni
Ileana Piazzoni

E’ una Ileana Piazzoni che scende in campo a difesa dei diritti dei pendolari del trasporto pubblico locale, quella che di concerto col collega deputato Nazzareno Pilozzi ha appena recapitato un’interrogazione al Ministero dei Trasporti. A smuovere l’interesse della deputata genzanese il desiderio di sapere “quali motivi abbiano impedito l’approvazione del decreto sul trasporto ferroviario locale (tfl), dopo oltre due anni dall’approvazione della legge 111 del 2011, che introduceva “un sovrapprezzo al canone che RFI e Italo pagano per l’utilizzo dell’alta velocità per i servizi di trasporto di passeggeri a media e a lunga percorrenza. La mancata individuazione di tale “sovrapprezzo” – a detta del gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà – oltrepassata la scadenza del 31 dicembre 2011, costituisce un gravissimo nocumento a tutto il sistema del tfl, privato di risorse funzionali al consolidamento: era infatti destinato al tfl oggetto di contratto tra le Regioni e le società appaltatrici, sistema che, negli ultimi anni, ha conosciuto uno degli indici di crescita più importanti a causa soprattutto della crisi, che ha spinto numerosi cittadini ad abbandonare il mezzo privato per i quotidiani spostamenti verso il posto di lavoro. Secondo i dati del rapporto “Pendolaria 2013” dell’associazione Legambiente, quest’anno il numero dei cittadini italiani che fruirà dei servizi offerti dalle imprese che operano nel trasporto pubblico ferroviario arriverà ai 2,9 milioni di persone al giorno su tutto il territorio nazionale. Purtroppo però la qualità dei servizi offerti dalle istituzioni pubbliche e dalle imprese ha subìto un progressivo indebolimento a causa della riduzione degli investimenti pubblici in manutenzione delle infrastrutture e acquisto di nuovi treni. Mentre lo Stato investiva miliardi di euro nell’alta velocità ferroviaria, il trasporto locale veniva progressivamente ridimensionato anche attraverso la chiusura di decine di tratte locali, giudicate da RFI non più redditizie, provocando gravissimi disagi per decine di migliaia di utenti”.

ferrovia“Le Regioni non sono oggi nelle condizioni di sopperire a questa situazione. Di contro, il Fondo nazionale per il contributo dello Stato, istituito con la legge di Stabilità per il 2013 (la cui legittimità costituzionale è stata contestata dalla Regione Veneto presso la Corte Costituzionale) oggi dispone di 4,9 miliardi di euro per tutto il territorio nazionale, insufficiente a coprire le difficoltà finanziarie delle Regioni, costrette a sempre nuovi tagli al trasporto locale: ad ottobre la Regione Piemonte ha annunciato la soppressione di 18 treni che la collegano alla Liguria; in Calabria, Toscana, Friuli e Campania Trenitalia ha già preannunciato dei tagli. Intanto il Governo decideva di investire nuove risorse nell’alta velocità insistendo nella costruzione della discussa tratta Torino–Lione, e
approvando a settembre uno sconto del 15% sul pedaggio a carico dei
soggetti operanti su diverse linee dell’alta velocità.
E’ assolutamente urgente – concludono dal gruppo Sel – l’intervento del Governo per risolvere questa situazione, che non solo limita gravemente la quotidianità di tanti cittadini, costretti a spostamenti in condizioni ormai inaccettabili, ma rappresenta purtroppo uno degli indicatori più importanti per la valutazione del grado di sviluppo di un Paese”.