CRONACA

Velletri ancora sotto choc dopo il terribile incidente in piazza Cairoli, che è costato la vita a Giuliana Dionisi

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ambulanzadi Daniel Lestini

Il ‘day after’ è avvolto dalla nebbia. Quella meteorologica, che dona alla piazza un senso aggiuntivo di mestizia, e quella di chi ancora non si capacita di quanto accaduto. Come nello scorso agosto, quando un cedro crollò lungo la via Ariana, stroncando la vita di un automobilista di passaggio, anche l’assurda morte della 71enne Giuliana Dionisi, lascia dietro di se una ridda di interrogativi sull’alone di fatalità che circonda l’esistenza.

Il ‘giorno dopo’, a Velletri, è un giorno in cui si affollano le considerazioni dei passanti e in cui ognuno prova a dire la sua, serbando negli occhi quelle tragiche scene (LEGGI QUI).

pompieriUn fragoroso boato, quello dei vetri della banca Unicredit infranti, ha svegliato il torpore di una Velletri immersa in un venerdì mattina di inizio anno, di quelli con le scuole chiuse e pochi ragazzi in giro; di quelli in cui magari recarsi alla Posta, o in una banca qualsiasi, per togliersi qualche ‘buffo’ o riscuotere una sospirata pensione.

Un pò quello che stava facendo la signora Giuliana, che magari pensava a come avrebbe speso quei soldi una volta uscita da quella banca, prima di far ritorno a casa. Una calza per la Befana dei nipotini, chissà, o magari una corsa all’alimentari per ridare vigore alla dispensa, semisvuotata dall’accoppiata Natale-Capodanno.

Un attonito Angelo Giammatteo

Un attonito Angelo Giammatteo

Il velletrano medio s’interroga altresì sui passi fatali fatti da Angelo Giammatteo, l’86enne la cui errata manovra ha fatto piombare Velletri sugli schermi dei Tg nazionali per un ‘fattaccio’ così inatteso. Un piede pesante, una marcia ingranata al contrario, un malore: di tutto di più, per dare un senso all’imponderabile. Che avesse combinato un guaio ‘nonno’ Angelo lo avrà capito sin da subito; ma magari si sarà sentito per un attimo sollevato dell’essere uscito incolume dopo aver visto la sua auto ‘inghiottita’ nei meandri di quella banca.

Probabilmente avrà pensato di averla scampata grossa, mica di rendersi conto dell’esatta gravità di quanto era appena accaduto. Pochi istanti ancora e si è capito subito che non si trattava solo di un fuoristrada danneggiato e di una vetrina infranta: il suo Suv, quello che amava guidare, e si era comprato per andare a caccia nella sua casa in Sardegna, aveva appena centrato delle persone, colpendole alle spalle. Tra queste la signora Giuliana – vedova da due anni dell’artigiano Sergio Crespi – che nel momento in cui il destino le è stato fatale, era seduta in attesa che il ‘segnanumero’ ‘chiamasse’ il suo numero.

auto sfonda bancaInutile ogni tentativo di tenerla in vita, troppo ampie le lesioni interne provocate dal ferale impatto, per il quale non è da escludere che Giammatteo possa essere accusato di omicidio colposo, secondo un ventaglio di ipotesi che sono ora sul tavolo del Pubblico Ministero Giuseppe Patrone. Al di là delle pieghe che prenderà la giustizia non sono in pochi a puntare il dito sulla necessità di negare il diritto alla patente agli over ’80, o quantomeno proibire l’utilizzo di ‘macchinoni’ con tali cilindrate. La maggiore frequenza di malori, i riflessi rallentati e persino l’utilizzo di svariate medicine, costituiscono la base di una possibile riflessione sull’esigenza di fare dei distinguo che vadano in primis verso la tutela delle persone interessate. 

Intanto è certo che Giammatteo avesse sbagliato piazzola, visto e considerato che quella che aveva individuato come possibile sosta per il suo Suv è da tempo riservata alle vetture della Polizia Locale. Lui, col suo ‘pass disabili’, non avrebbe comunque potuto parcheggiare lì dove stava trovando riparo e dove l’auto gli è scappata, verso quell’accelerazione maledetta. 

scientificaAncora scossi i dipendenti della filiale, che ripetono all’unisono di non riuscire ancora a capacitarsi di come tutto questo sia stato possibile.

E come in ogni favola senza il lieto fine vi è anche una storia nella storia, quella di un 81enne che poteva essere al posto della signora Giuliana se solo non le avesse ceduto il posto, nell’ultimo gesto di galanteria  ricevuto dalla poveretta prima di chiudere per sempre gli occhi.

Anche lui risulta tra i feriti, ma il bilancio finale, di due costole incrinate, è nulla rispetto a quanto gli sarebbe successo se fosse rimasto al suo posto. Un posto che è finito alla signora Giuliana, il cui corpo, inerme, si trova ora nella camera mortuaria dell’Ospedale di Velletri, in attesa della sepoltura, preceduta dalle esequie, che si terranno martedì 7 gennaio, presso la chiesa di San Salvatore. 

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