POLITICA

Velletri – I dipendenti comunali infuriati per la richiesta di restituzione di migliaia di euro. Renzi è stato chiaro, ma il Pd veliterno che ne pensa?

scherzi a parte
scherzi a parte

Il fotomontaggio fatto da uno dei dipendenti comunali coinvolti per riassumere la vicenda

Eppure quel che accade nel nostro Paese, il Bel Paese, sfiora quotidianamente il grottesco. La politica, d’altro canto, rappresenta in maniera caleidoscopica, lo specchio fedele di certi mali. E di contraddizioni che, cambiando paese, città o regione, emergono in tutta evidenza.

Non stupisce affatto, allora, quanto emerso in queste ore allorché il Ministero delle Finanze (Mef) ha chiesto il recupero delle somme ‘indebitamente erogate’ ai dipendenti della scuola. Un ‘colpo basso’, contro i formatori delle future generazioni, contro il quale è subito sceso in campo il neosegretario del Pd, Matteo Renzi, che ha pubblicamente dichiarato: “non siamo su Scherzi a parte! Non si possono dare dei soldi ai lavoratori per poi chiederli indietro”. A stretto giro di posta non si è fatta attendere la reazione del presidente del Consiglio Enrico Letta (anche lui in quota Pd), che ha di fatto respinto la singolare richiesta del Ministero, provando così a salvare la faticosa digestione del panettone da parte di migliaia e migliaia di docenti.

albero

Dove il panettone ad alcuni è andato veramente di traverso è a Velletri, dove tanti dipendenti comunali sono davvero stati messi in mora, con la richiesta di restituire importi per una media di 6 mila euro. Uno ‘scherzetto’ che ha riguardato 355 dipendenti ed ex dipendenti in pensione, per somme totali di un milione e mezzo di euro. Questo quanto recapitato a tante famiglie da parte del presidente della commissione straordinaria di liquidazione, Vincenzo Stalteri, che ha comunicato loro la messa in mora in merito ai compensi corrisposti a titolo di salario accessorio negli anni intercorsi tra il 2004 e il 2008, in cui sarebbero state riscontrate delle somme indebitamente erogate in contrasto ai vigenti contratti nazionali di lavoro (dal 2009 il nuovo dirigente, tuttora in carica, ha sospeso l’erogazione di quelle somme, che oggi vengono distribuite in maniera diversa, con modalità conformi alle normative vigenti). 

Più che l’Amministrazione comunale in se (a schiacciante maggioranza Pd), a forzare la mano sarebbe stato l’organo straordinario di liquidazione, che ha fatto seguito ad un’ispezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Da qui la protesta di molti dipendenti pubblici, che durante le recenti Festività natalizie hanno appeso delle ‘letterine’ negli Alberi di Natale posti all’esterno del palazzo comunale e fuori dall’ufficio del Primo Cittadino. 

“Renzi si è opposto sdegnato, il presidente del Consiglio si è impegnato a tutelare gli insegnanti, e il Pd di Velletri – dichiara un dipendente comunale – cosa intende fare?”: questo l’interrogativo giunto alla nostra redazione e fatto proprio da decine e decine di lavoratori, indignati per quanto accaduto. Resta da ricordare che inviando quelle lettere qualcuno ha fatto si che fosse superata la possibilità che sopraggiungesse la prescrizione; tuttavia al momento non vige ancora nessun obbligo di restituzione, mancando ancora una sentenza definitiva della magistratura contabile. 

L’assessore al personale, Marilena Ciarcia, ha provato a tranquillizzare le famiglie, senza tuttavia poter dare per certo che la situazione si risolva senza la restituzione di quanto percepito. “Probabile – ha dichiarato nelle scorse settimane – che si arrivi a studiare una soluzione in cui il Comune anticiperà la somma all’organo straordinario di liquidazione, facendosi poi rimborsare dai dipendenti, valutando ogni soluzione coi sindacati, specie in relazione al pagamento finale, che non si esclude possa essere dilazionato”. 

Più informazioni
commenta