POLITICA

Dura replica del M5S di Genzano alla ‘guerra tra poveri’ intrapresa dai ‘cugini’ di Albano

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fattoriNon si è fatta attendere l’aspra replica del Movimento 5 Stelle di Genzano, che in una sorta di ‘derby’ fratricida non le manda a dire ai ‘cugini’ di Albano, che nei giorni scorsi (LEGGI QUI) avevano duramente accusato la 47enne genzanese Elena Fattori, da quasi un anno senatrice della Repubblica proprio nelle fila del partito trainato da Beppe Grillo.  

Un’aspra disputa in cui non è mancato neppure un esposto in Questura della stessa parlamentare ai danni di un’attivista del M5S di Albano, reo, a suo dire, di perseguitarla negli incontri pubblici, fino a costringerla spesso a disertarli, proseguendo poi su scala virtuale, con attacchi via Facebook.

Gli attivisti di Albano, dopo il nulla di fatto a livello giudiziario, hanno rincarato la dose, prendendo di mira Emanuele Menicocci, braccio destro della Fattori, cui non hanno mancato di chiedere il conto, attraverso una serie di domande a loro dire inevase. Domande alle quali le risposte arrivano oggi in maniera esauriente, tramite la replica del Movimento 5 Stelle di Genzano,  col desiderio di “chiarire con premesse che saranno di carattere politico e tecnico e non personale. Abbiamo letto di tutto sui quotidiani e la strumentalizzazione è stata totale, con gioco a favore di partiti come Pd e ex Pdl che in questioni come questa sguazzano. Un dividi et impera che, se parte dalla guerra tra poveri, va a favorire quella politica che ha portato allo sfacelo questo Paese. Decidiamo di rispondere di nuovo, dopo un anno e mezzo di attacchi di basso livello, fatto di insulti che chiudono al dialogo e non alimentano la discussione. E’ stata posta l’attenzione su elementi insulsi come una sponsorizzazione, per la quale era già stata data risposta a mezzo stampa e in riunioni allargate. Poche centinaia di euro e un rapporto di lavoro subordinato e precario che invece genera invidie di tipo personale. Non abbiamo voluto legittimare questo tipo di tribunali estemporanei, dando poi modo a chiunque di potersi permettere di entrare nel merito di sfere personali, professionali e anche familiari, oltre quelle politiche. Abbiamo provato in tutti i modi a dialogare, spiegarci e confrontarci, ma dall’altra parte si è preferito l’insulto e la voglia di emergere laddove si era fallito. Ringraziamo Emanuele Menicocci per la disponibilità e la massima trasparenza che ha dimostrato, consentendo la pubblicazione dei documenti. Un rapporto di lavoro, che non era tenuto a divulgare, e una fattura che dimostra come il rapporto di sponsorizzazione era con una agenzia concessionaria e non con l’azienda riportata dai giornali, per un importo poco superiore ai 2600 euro lordi.  Gli sponsor erano 3, quindi stiamo parlando di meno di 900 euro lordi ciascuno.  Per quanto attiene il contratto di lavoro, che va detto è un rapporto privato tra Parlamentare e collaboratore e non già tra Senato e persona fisica, si evince come la retribuzione è di dodici mensilità, quindi considerate anche 13 esima e 14 esima spalmate, di poco più di 2500 euro lordi ciascuna. Quindi crediamo che, il comunicato al quale abbiamo dovuto rispondere, darà vita a un ping pong estenuante e siamo certi che i nostri vicini mai si accontenteranno delle risposte date, troveranno ancora modo per alimentare una discussione che per noi si chiude qui. Rispondiamo facendo notare le diverse frasi piene di falsità. 

 

m5Nello specifico si legge:

1)      “… Emanuele Menicocci già coinvolto nell’affaire rifiuti del VII invaso…”.
Non ci eravamo accorti di avere nelle nostre fila un “costruttore di discariche”, come si può dire una balla colossale come questa? 
Ricordiamo che insieme alla Cittadina in Senato Elena Fattori sono state presentate diverse interrogazioni proprio denunciando le irregolarità della discarica di Roncigliano e della sua gestione, nonchè contro l’inceneritore. Inoltre è stata presentata una mozione per richiedere le dimissioni del Commissario straordinario ai rifiuti di Roma e Provincia, Goffredo Sottile e la richiesta di visita in discarica per la quale abbiamo dato ai comitati locali la disponibilità a essere accompagnati da loro tecnici. Gli atti parlano di una tendenza diversa rispetto ai pretesti di attacco. 

2)      “Perché il suo collaboratore, Emanuele Menicocci, non ha ancora pubblicato il contratto di sponsorizzazione da lui stipulato a luglio 2012 con la società Saim Srl di Genzano (di Bruno e Vincenzo Guidobaldi), già impegnata nella progettazione e direzione lavori del VII invaso della discarica dei Castelli Romani (Roncigliano)?” Falso, la stipula è stata con concessionario pubblicitario e nessun contatto scritto o verbale c’è mai stato con detta azienda.

3)      Negli articoli si parla di archiviazione di una denuncia. Falso.
Si tratta di un esposto fatto in questura.
Un esposto è un tentativo di mediazione che non ha conseguenze penali. La risultante successiva furono ulteriori attacchi.

4)       “Perché il suo collaboratore, Emanuele Menicocci, in qualità di “personale di supporto ai parlamentari”, non ha ancora reso pubblico il contratto lavorativo di collaborazione che lo lega al Senato della Repubblica? 
Falso. Il contratto è accordo tra Parlamentare e collaboratore e non un rapporto che lega il Collaboratore al Senato. Inoltre, e noto ai più attenti, ma sembra che alcuni “attivisti” e “simpatizzanti”non lo siano, che tutti i Cittadini nelle Istituzioni del Movimento 5 Stelle pubblicano i propri rendiconti sul sito  www.tirendiconto.it dove si può tranquillamente evincere la somma elargita, al lordo, per i collaboratori.

5)     “Perché il suo collaboratore, Emanuele Menicocci, non ha ancora reso pubblico l’ammontare del suo “rimborso economico che non può, in ogni caso, superare i 5 mila euro lordi mensili”? (ndr, Codice Etico del 5 Stelle, sottoscritto dai parlamentari prima delle elezioni)?”
Falso. Il codice etico lo sottoscrivono i Parlamentari e non i collaboratori che, peraltro, non sono tenuti nè obbligati da nessuna parte a pubblicare i propri compensi. In più la dotazione per ciascun Senatore per quelle che vengono definite spese di mandato ammontano a 4180 euro lordi al mese.

A tutti i detrattori e gli scandalizzati dalle eventuali querele, vorremmo chiedere come definite l’invio alla stampa di un comunicato che contiene tante falsità a fini strumentali.  Ricordiamo che anche un Parlamentare è in primis una persona la cui dignità deve essere preservata e salvaguardata in quanto tale. Ne consegue il diritto di adire a tutti gli strumenti in possesso per vedere tutelata la propria integrità e quella della famiglia.

Le cose scritte sono gravi, ben più di un esposto o denuncia che sia. Paradossale che tra denunciante e denunciato, sia quest’ultimo la vittima. Si è gridato all’abuso di potere, ma la pubblicità a quanto accaduto non è stata di certo data da Elena Fattori, che invece continua il suo alacre lavoro parlamentare cercando di condividere e di far partecipi tutti i gruppi locali e i cittadini “non attivisti” in grado di poter apportare aiuto nella redazione di documenti, emendamenti e qualsivoglia iniziativa. Non è nostro interesse alimentare questa polemica e questa sarà la nostra ultima risposta in merito a queste non vicende. Il MoVimento 5 Stelle di Genzano mette così  la parola FINE a questa assurda vicenda”.

I DOCUMENTI

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