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Velletri – Mini-Imu e Tares: il giorno ‘x’ è arrivato, ma quanta confusione…

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tasseNonostante le ampie rassicurazioni dell’assessore Marilena Ciarcia, che si è affidata ad una nota stampa per dirimere alcune controversie relative ai tributi ormai in scadenza, anche a Velletri, come altrove, regna una confusione che è stata ancor più acuita da disguidi che i cittadini, in qualche modo, hanno faticato e faticano a digerire. Ma la data ‘x’, segnata con un circoletto rosso sul calendario, è ormai arrivata e col 24 gennaio arriva puntuale il suono del gong, oltre il quale ogni bolletta non pagata verrà caricata delle solite sanzioni.

 TARES – Il ‘capolavoro’ è iniziato con l’aver stampato e diffuso un manifesto che prorogava al 31 gennaio 2014 il pagamento della Tares, salvo doversi allineare qualche settimana dopo alla data del 24 gennaio, alla quale in tutto lo Stivale ci si è poi rifatti. L’anticipo al 24 è stato menzionato solo successivamente, all’interno di  un manifesto d’una certa lunghezza, e non nel titolo dello stesso, con una rilevanza che ha fatto si che passasse del tutto inosservato, creando non pochi grattacapi a cittadini e dipendenti, costretti ad ore di fila pur di strappare un chiarimento negli uffici preposti. Dagli uffici del Palazzo comunale ci si è affrettati a scaricare ogni responsabilità al Governo, che si è pronunciato solo il 27 dicembre per la parte di propria competenza, rinviando al 24 gennaio il pagamento della maggiorazione Tares dovuta allo Stato. A quel punto i contribuenti avrebbero dovuto versare entro il 24 gennaio la parte della Tares di competenza statale (30 centesimi a metro quadro) ed entro il 31 gennaio la parte di pertinenza del Comune.

“Fermo restando la scadenza fissata al 31 gennaio 2014 dal Comune di Velletri – aveva dichiarato la Ciarcia – s’invita la collettività a pagare entro il 24 gennaio l’intero importo indicato nell’avviso di pagamento Tares (o la prima rata in caso di richiesta di rateazione), rassicurando però coloro che pagheranno la Tares successivamente, ma entro il 31 gennaio; è davvero improbabile – ha concluso l’ex consigliere uddiccina – che lo Stato possa applicare sanzioni per il versamento della maggiorazione Tares effettuato con un ritardo di 7 giorni”. Una dichiarazione, quest’ultima, che ha comunque ingenerato qualche perplessità in alcuni lettori: ‘altamente improbabile’ ma ‘possibile’, infatti, che lo Stato possa applicare sanzioni. Nella remota ipotesi ciò accadesse il cittadino cosa dovrebbe fare? Nel dubbio ci sentiamo di invitare i contribuenti pagare tutto entro venerdì 24 e probabilmente bene avrebbe fatto chi di dovere a dare a quest’informativa la stessa visibilità data ai precedenti manifesti.  

 MINI-IMU – Altra ‘perla’ quella relativa alla soglia minima di pagamento della ‘Mini-Imu’: sul sito della Velletri Servizi c’è scritto a chiare lettere che la soglia minima di pagamento è di 10 euro, invece che i 12 stabiliti da una legge nazionale (la 289/2002) che dispone l’insussistenza dell’obbligo di pagamento in presenza di importi a debito inferiori a 12 euro, salvo diverse indicazioni previste con regolamento comunale. Spulciando nel regolamento comunale dell’Imu, tuttavia, della successiva e recente modifica di questo abbassamento di soglia proprio non c’è traccia.

Quel che ci si chiede, allora, è se la Mini-Imu, che già tanto  fastidio crea nei cittadini, vada pagata dopo i 10 o i 12 euro e, soprattutto, chi sia il responsabile di questa confusione. Ma la domanda che probabilmente sta più a cuore ai cittadini è capire cosa deve fare chi rivolgendosi al Caf si è sentito dire che sotto i 12 euro non doveva pagare nulla… 

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