POLITICA

Genzano – Romagnoli traballa. Si prova ad allargare la maggioranza e cresce l’ipotesi del rimpasto di Giunta

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Romagnoli e Gabbarini

Romagnoli e Gabbarini

Dopo due settimane dall’incontro nella sede cittadina del Pd è arrivata finalmente la posizione ufficiale dell’Amministrazione comunale sulla vicenda “bollette pazze” che ha tenuto banco negli ultimi due mesi a Genzano. 

Ricordiamo, per i profani, che si trattava di una serie di accertamenti volti al recupero dell’evasione tributaria, affidato ad una società concessionaria; i cittadini si erano visti arrivare cartelle di pagamento della vecchia Tarsu sulle pertinenze, con 5 anni di retroattività.

Mediante pubblica affissione il Comune ha reso nota la decisione, approvata con delibera di Giunta comunale n°30 del 30 gennaio 2014, di dichiarare decaduto l’affidamento ad AssoServizi (la società che gestiva il recupero) e nulli tutti gli avvisi emessi.

Deliberazione che molti cittadini avevano chiesto a gran voce durante l’assemblea pubblica, che tuttavia continua però a lasciare perplessa l’opposizione di centrodestra e le altre forze politiche cittadine che non siedono nei banchi dell’assise genzanese. L’attenzione si sposta adesso sulle responsabilità, non basta – ripetono un pò tutti – che ai cittadini si dica che la società ha operato in autonomia. 

“Nessun complimento al sindaco da parte mia – ha commentato un lettore al comunicato ufficiale del Comune –: in un paese, una Regione o uno Stato che funzioni le cose non devono essere scoperte, non si deve arrivare col Sindaco che si fa scortare dai Carabinieri o con file di ore di cittadini infuriati, non si chiede scusa dopo averci provato! Se fossimo tutti fessi cosa sarebbe successo? Nulla! Nessun rispetto, non si può stare sempre in guardia pronti ad evitare le fregature e le trappole che ci fanno! Dovremmo sentirci tutelati e non soggiogati a tentativi di riscossione in ogni forma e in ogni dove”.

“E come avevamo già pronosticato…la colpa è solo della Assoservizi – ha commentato ironico Roberto Silvestrini, coordinatore di Sel – Il nodo secondo noi di SEL è come si continua a gestire male la macchina amministrativa e delle responsabilità enormi di chi ha preso le scelte politiche e tecniche”.

Più duri, invece, i pentestellati che a gran voce chiedono notizie certe sui modi e i tempi per chi ha già pagato e le dimissioni dell’intera giunta: “Non ci basta – hanno dichiarato  in risposta ai manifesti i portavoce del movimento in un comunicato dal titolo “Ma ci facci il piacere, se ne vadi” –. Occorre essere chiari e ufficializzare che non è dovuta la Tarsu su cantina, garage e locali annessi che non producono rifiuti. Se invece si ritiene di pretendere questa parte di tributo controverso, vogliamo vedere pubblicati gli atti ufficiali dove le passate Amministrazioni deliberavano sul pagamento della TARSU ‘anche’ sulle pertinenze”.

La vicenda, finché non si parlerà di rimborsi e responsabilità, non sembra chiudersi. In molti sono pronti a scommettere su una crisi politica. E intanto arrivano i primi rumors in tal senso, che vorrebbero addirittura l’attuale assessore al bilancio, Bruno Romagnoli, finire sulla graticola, come primo sacrificato per un possibile rimpasto di Giunta. Un’ipotesi non del tutto remota, come non è remota la pista che porta ad un gruppo consiliare del Pd che appoggi una nuova squadra amministrativa, nella quale anche i dissidenti abbiano una rappresentanza di governo. Tutte ipotesi che il Sindaco Gabbarini dovrà per forza di cose valutare, per non rischiare di vanificare il proseguo dell’esperienza amministrativa di una Giunta che porta il suo nome.

Federica Tetti

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