‘Notiziando’, a cura di Francesco Galante, 24enne veliterno, da anni impegnato nel campo del sociale, al fianco soprattutto dei diritti dei disabili, categoria della quale non ha mai nascosto di appartenere, sfoggiando con orgoglio e determinazione la sua volontà di combattere quotidianamente per la salvaguardia e la promozione dei diritti di chi quei diritti vede spesso scalfiti. In questo contesto s’inserisce la ‘sua’ trasmissione in onda da due stagioni sulle frequenze di Radio Mania, dal titolo ‘Disabili(tanti) – Operatori nel sociale”.
Cari lettori, qualche tempo fa vi parlai del “cancro” dei giovani, ovvero la Droga. Quest’ultima non riguarda solo gli stupefacenti, cocaina e roba varia ma anche un’altra cosa con la quale quando ci si imbatte è difficile uscirne. Un qualcosa che non prende solo i ragazzi ma anche gli adulti e sto parlando delle slot machine.
Queste macchine tutte colorate, con lucine e musichette, attraggono come una forte calamita con il loro polo negativo gli sventurati che gli si presentano innanzi con “addosso” il polo positivo, facendoli cadere in un turbinio di dipendenza in cui è facile ritrovarsi con poche vincite all’attivo e tanti soldi persi sul groppone.
Ma come mai ipnotizzano sempre di più le persone? Il macchinario sfarzoso? La “presunta vincita” facile? La crisi economica che fa attaccare a tutto pur di racimolare un gruzzoletto per il futuro o solo per assolvere i pagamenti delle bollette…?
Tutto è possibile; ma non è una scusa buona per diventarne dipendenti!
C’è da dire che lo Stato non aiuta di certo, anzi! Ne crea sempre di più di queste cose per farci entrare dentro e non uscirne più.
Qualche tempo fa ci fu la proposta di legge di non inserire nei bar le slot, o costruire edifici con i videopoker non prima di 500 metri da Scuole e Ospedali; il risultato? La legge non è andata in porto! Un vero e proprio “piatto d’argento” per istigare i dipendenti di gioco d’azzardo.
Un espediente sarebbe quello di pagare le vincite con dei buoni consumazione, allontanando così chi ci gioca continuamente, con bramosia.
Infine (ma la lista è lunga) ci sono i gratta e vinci o le lotterie istantanee. Anch’essi sono una tortura perché lo sfortunato ne compra a pacchi e grattando, grattando la cartina dorata si spera che la benda bendata baci. Talvolta si legge la scritta “Gioca senza esagerare”, io rilancerei invece con l’invito a “Giocare…usando il cervello”.
Francesco Galante
