POLITICA

Albano – Mentre si va verso l’azzeramento di Giunta, il ‘Gruppo Misto’ detta la propria linea

comune

consiglioA 14 mesi dal ritorno alle urne i movimenti tellurici ancora in atto nella Giunta Marini rischiano di produrre terremoti in grado di mutare gli equilibri, presenti e futuri, dello scacchiere politico albanense. Di minuto in minuto si fa sempre più ‘calda’ la pista che porta ad un rimpasto di giunta, con l’azzeramento delle deleghe e una redistribuzione delle stesse che sembra ormai dietro l’angolo. Lo scopo, neppure tanto celato, è chiaramente quello di superare l’empasse degli ultimi tempi, mettersi alle spalle i tentennamenti degli ultimi mesi e riporre in un cassetto il pallottoliere, col quale si era costretti a fare i conti per non subire la più classica delle imbarcate, come distertare l’aula per paura di ritrovarsi sul groppone una mozione di sfiducia. 

Una situazione talmente complessa e frammentata in cui non solo i cittadini, ma anche la stessa classe dirigente, fa fatica a dimenarsi, per tracciare un quadro il più possibile veritiero e, soprattutto, utile alla comunità.

comuneIn attesa di saperne di più, azzardando una fotografia del presente, spicca una maggioranza che è partita dall’estrema sinistra per arrivare ad allungare le proprie fauci sino alla sinistra del centro, a partire da quell’Udc che, più di tutti, rappresenta al momento l’emblema della confusione. Non un caso che nei giorni scorsi su diverse plance vi fossero affissi due manifesti che ‘dicevano’ tutto e il contrario di tutto: su uno faceva bella mostra la comunicazione formale dell’ormai ex assessore Maurizio Sannibale, che con una mossa astuta si è dimesso prima di essere sfiduciato. In quel manifesto Sannibale ‘proferiva’ ai cittadini la sua contrarietà a una giunta sinistroide, di cui fino al giorno prima aveva pur baldanzosamente fatto parte. Il tutto in ossequio ad una nuova linea politica, che pure non si è ben palesata nemmeno nel recente congresso nazionale, che vorrebbe gli uddiccini in navigazione verso un ritorno al passato, di nuovo a bordo della zattera berlusconiana. 

A pochi centimetri di distanza un altro manifesto – che non si è ben capito a firma di chi – nel quale ribadire con fermezza l’appartenenza dell’Udc all’attuale compagine amministrativa. Senz’altro uno strano modo di appartenere, è portato a pensare il cittadino più smaliziato, visto che in giunta, attualmente, non è presente alcuna figura espressione dell’Udc  (salvo che il rimescolamento di queste ore non sani questa lacuna).

E’ in questo bailamme, che di politico ha ben poco, che s’inseriscono gli altri attori di questa vicenda, a partire da una lista civica che pare far gola sia al nuovo progetto di centrodestra (nel quale si paventa un ritorno di Mattei, senza poter escludere il ‘lancio’ di un nome nuovo, meno stagionato) che allo stesso sindaco Marini. Per quest’ultimo, calcolatrice alla mano, una nuova apertura ad altre forze appare oggi vitale anche da un punto di vista numerico-amministrativo, senza tralasciare che potrebbe diventare strategicamente  fondamentale, per la coalizione di centrosinistra, in vista della prossima campagna elettorale.

Ilario Gasperini, consigliere comunale del Gruppo Misto

Ilario Gasperini, consigliere comunale del Gruppo Misto

Proprio nel tentativo di far chiarezza siamo andati direttamente alla fonte, parando proprio tra i protagonisti di questa lista civica che è oggi espressione del Gruppo Misto e che ha in Ilario Gasperini il suo consigliere comunale. Con lui, al momento dello scambio di vedute, anche i collaboratori Marco Anderlucci e Simone Pini, entrambe con un curriculum di esperienze assessorili alle spalle.

Quasi spontaneo, in un contesto del genere, chiedere loro in che posizione si collocano, rispetto alla confusione appena descritta. 

“Siamo in attesa che l’Amministrazione, per prima, faccia chiarezza, senza dimenticare che la nostra passione politica ci spinge a sentire gli umori dei cittadini, recependone le istanze e provando a tutelarne gli interessi, appannaggio del bene dell’intera collettività”.

Voi cosa proponete?

“Quel che auspichiamo è chiaro a tutti, ovvero che l’Amministrazione rilanci forte con un programma di fine mandato, che possa andare nella direzione di non dilapidare tutti questi mesi sull’altare di una continua diatriba politica”.

Cosa vi aspettate dal Sindaco?

“Di recente Colini, il segretario del Pd, ha dichiarato che l’amministrazione andrà avanti così come sta, marciando con chi non si è fatto coinvolgere nel percorso della sfiducia e con chi dopo aver tentennato si è rimesso subito in linea. Tesi che allo stato dei fatti ci sembrano sposate anche da Marini, che sembra non volerne sapere del documento di fine mandato da noi presentato lo scorso autunno insieme ad altri 3 consiglieri.  Certo non si può negare che tutto questo ha provocato fibrillazioni nella stessa maggioranza, tanto che nel penultimo consiglio molti banchi sono rimasti vuoti, per paura della sfiducia”. 

Qual è stata la vostra impostazione in questi 4 anni di esperienza consiliare?

“Abbiamo sempre agito con fare propositivo e con spirito costruttivo, fino ad approvare anche i bilanci o a salvare le società partecipate nei casi in cui lo abbiamo ritenuto opportuno, certi della necessità di dover dar sostegno a provvedimenti che fossero finalizzati al bene della città. Tutto questo stando attenti a rimanere nel recinto designato dalla volontà popolare, che ci ha spinti ad un’opposizione costruttiva e mai demagogica”.

Nel futuro immediato cosa intravedete?

“Noi continueremo sulla nostra rotta, pronti ad essere costruttivi con questa maggioranza se vi sarà chiarezza sui punti programmatici, senza dimenticare che abbiamo sollevato alcuni punti cruciali sui quali aspettiamo ancora delle risposte concrete, a partire da un recupero del territorio che sia finalizzato ad una crescita sostenibile, con prospettive di sviluppo che generino opportunità e posti di lavoro, senza dimenticare il tema dei parcheggi, affinchè vi sia un maggior equilibrio tra stalli liberi e a pagamento, un equilibrio fondamentale in una città votata al commercio. Pertanto, pur mantenendo la nostra autonomia, aspettiamo di confrontarci sui punti programmatici per valutare se ci sono prospettive per un lavoro comune, senza per questo disdegnare il ruolo di opposizione, che i cittadini c’hanno dato ‘illo tempore’, iniziando a ragionare anche in ottica di prospettive future, con un ragionamento interno che ci consenta di affrontare al meglio i temi dell’Albano del futuro”.

“Su una cosa – hanno concluso i tre – vogliamo però essere chiari: non faremo a prescindere la ciambella di salvataggio, ma daremo il nostro supporto, qualora ve ne siano le condizioni, sulla base di piattaforme programmatiche condivise, che riguardino il presente, ma anche il futuro”. 

DANIEL LESTINI 

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