POLITICA

Anche a Velletri si ‘guarda’ alla Lega Nord. D’Andrea: ‘ecco perchè inviterò a votarla’

d'andrea e salvini

“Non è necessario che chi incontro mi dia il voto, quanto che il mio interlocutore torni a credere che dall’altra parte c’è qualcuno che gli tende la mano ed è pronto ad ascoltarlo. Sempre, e non solo durante la campagna elettorale come invece fanno in tanti, che compaiono e scompaiono come meteore in prossimità del voto”.

 

Fabio D'Andrea col segretario della Lega Nord, Matteo Salvini

Fabio D’Andrea col segretario della Lega Nord, Matteo Salvini

Parole e musica di Fabio D’Andrea, maggio 2013, in prossimità dell’allora tornata elettorale per le Comunali veliterne. A distanza di un anno l’allora capogruppo di Fratelli d’Italia ha lasciato al suo destino un partito da lui accusato di essersi appiattito alle politiche cittadine dell’amministrazione di centrosinistra, annunciando, al contempo, di non volerne più sapere di politica attiva. Nella sua vena da politico, tuttavia, non ha mai smesso di fluire il sangue dell’attivismo. “Io farmi da parte? Quando a muovermi è la volontà di fare qualcosa per il bene della città dove vivo e della gente con cui vivo nulla può fermarmi. Non mi adopero per scalate politiche, sia chiaro, ma fin quando la gente mi identifica come interlocutore politico non posso tirarmi indietro. Ci tengo quindi a precisare di un non essere tesserato con alcun partito, ma da cittadino che gode dei diritti politici ho l’obbligo morale di andare a votare. Conclusa definitivamente la mia esperienza con Fratelli d’Italia mi sono guardato intorno per vedere chi poteva ben rappresentarmi in Europa e approfondendo i contenuti programmatici, sia a livello nazionale che europeo, l’unico partito che può avvicinarsi al mio pensiero, sposandolo in pieno, è la Lega Nord, guidata in maniera eccezionale dal segretario Matteo Salvini. La sua dialettica – continua Fabio D’Andrea – differente da Maroni e Bossi, sta portando sempre di più la Lega a diventare una vera lega, ovvero un partito nazionale, non più radicato ad un’area circoscritta del Paese. Lo dimostra il fatto che ormai da mesi Salvini è uno dei segretario più richiesti, anche al Sud, e sempre più cittadini del Mezzogiorno capiscono che il modello della Lega è uno modello che funziona”.

 

La Bellocchi nella sua recente visita a Velletri

La Bellocchi nella sua recente visita a Velletri

Nello sposare il modello Lega D’Andrea non nega la sua simpatia per CasaPound: “si fossero presentati li avrei sostenuti, se non altro per la coerenza dimostrata nelle politiche cittadine. Nonostante non siano in consiglio sono gli unici ad aver continuato ad essere vigili sulle azioni della maggioranza, tanto è vero che è grazie a loro se è emersa la porcata del Centro di accoglienza e non grazie ad un’opposizione che tale non è. Un plauso un Paolo Felci e complimenti per la manifestazione organizzata nelle scorse settimane, portata avanti in maniera educata e composta”.

Presto spiegati i motivi di sintonia coi dettami della Lega: “ho apprezzato molto il discorso del ‘basta immigrati’, fermo restando che nessuno porta avanti queste tesi con razzismo, tanto è vero che il primo sindaco di colore in Italia è stato proprio della Lega Nord, con una giunta monocolore. Tutti sanno quanto mi sta a cuore il profilo del welfare per la mia città. A tutt’oggi, e con ancor più convinzione, ritengo necessaria una seria riforma dei servizi sociali, anche se purtroppo nella maggioranza, tantomeno nell’opposizione tutta, c’è stata sensibilità su questi temi. La questione del Centro d’Accoglienza mi ha quindi dato la conferma che l’unico partito che potevo sostenere è la Lega Nord. L’immigrazione è una cosa seria, ma qualcuno finge di non saperlo, facendosi beffe del termine integrazione. Integrazione significa prendersi cura di una persona, dargli una casa, garantirgli istruzione e lavoro, avviandolo nella società in maniera umana e dignitosa, secondo un modello di integrazione che ho vissuto sulla mia pelle negli anni trascorsi in Svezia. Da loro messo a posto l’ultimo svedese si siedono intorno ad un tavolo e in base a quanto resta si chiedono: quanti immigrati possiamo far vivere con dignità con questi soldi? 10? Bene, a quei 10 garantiscono istruzione, lavoro, servizi e la garanzia di una vita da integrati.  Senza fare nulla non ti ci fanno stare, mentre qui continuano ad affluire centinaia di migliaia di persone che arrivano con la consapevolezza di usufruire di tanti benefit e di un sistema giudiziario con evidenti falle. Ci vuole di dire le cose come stanno, dando sostegno alle categorie disagiate, partendo dalle nostre famiglie, che non riescono ad arrivare più a fine mese, e penso ai pensionati, le giovani coppie e tutti coloro che non ricevono dallo Stato in proporzione a quanto danno”.

 

Salvini con la Bellocchi

Salvini con la Bellocchi

Un’affinità che si fa elettiva anche su altre sponde, a partire dalla sintonia con le politiche di Marine Le Pen: “lei si che ha chiaro cosa fare dell’euro, come lo ha chiaro la Lega. Se uno vuole continuare a parlare di cultura europea deve farlo al di fuori della moneta unica, che si è rivelato un grande bluff. Ad avvantaggiarsene è stata unicamente la Germania, insieme ai quattro banchieri che costituiscono l’Europa della Finanza. Andiamo fuori dal Partito Popolare Europeo, pronti a formare un gruppo autonomo atto a difendere le identità, le culture e le economie nazionali, senza per questo buttare a mare l’idea di una visione europea d’insieme. Fuori dal Ppe, aggiungo con convinzione, anche perché è impensabile condividere un percorso politico coi fautori del vergognoso complotto di cui è stato vittima Silvio Berlusconi”.

“Per tutto questo, e tanto altro ancora, voterò ed inviterò a votare per la Lega Nord, scrivendo il nome di Claudia Bellocchi. Votare Lega significa restituire agli italiani un posto in prima fila, rispendendo al mittente gli spauracchi che arrivano dai tecnocrati internazionali, che con le loro frottole terrorizzano la gente. La Bellocchi è una donna valente, determinata e preparata, che già da tempo abita a Roma e la conosce a menadito. Ho avuto modo di incontrare diverse volte lei e il segretario Salvini, a partire dalla tappa romana del tour ‘Basta Euro’. Abbiamo approfondito i contenuti, parlando di politica a 360 gradi, soffermandoci sulla lettura della delibera che istituiva il centro di accoglienza, svelando la natura del bluff, che è quello di uno pseudo ammortizzatore sociale della sinistra, da utilizzare come fonte di occupazione. Il confronto con Matteo Salvini è stato serrato, ma è stato bello scoprire che i temi rappresentati dalla Lega, dall’attaccamento alle politiche di welfare al federalismo fiscale, coincidono in pieno con le mie idee”.

In definitiva – conclude D’Andrea – da semplice cittadino, rivestito umilmente del ruolo di ‘opinion leader’, mi limito a consigliare ciò che anche io faccio, senza aspirare ad alcun carriera politica o svilendomi a caccia di tessere. Per senso civico e per senso di responsabilità ho lanciato un’idea alla quale hanno aderito tanti cittadini di Velletri e della provincia, al che mi sono trovato a far da tramite e da coordinatore. I ragazzi che mi hanno chiesto di aderire e stanno preparando un gruppo di lavoro giovane, con una grandissima partecipazione. Le premesse sono buone sono certo che, stando così le cose, a breve ne vedremo delle belle, con buona pace di chi ha svenduto il bene della città per politiche astruse, legate ai soli interessi personali…”.

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