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Ancora pioggia e cielo plumbeo. La parola all’esperto meteorologo

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maltempoAncora una domenica all’insegna dell’ombrello e non dell’ombrellone. Un risveglio col cielo plumbeo e piovoso quello che ha caratterizzato l’apertura delle finestre per milioni di italiani, in un’estate che rischia di essere ricordata come tra le meno calde ed assolate degli ultimi decenni.

Per capire cosa possa aver favorito tali condizioni atmosferiche e, soprattutto, capire se possiamo attenderci un miglioramento ‘salva-estate’, abbiamo interpellato un meteorologo di fama internazionale, che ci ha fornito l’approfondimento che di seguito pubblichiamo.

a cura di Paolo Capizzi *

Che estate balorda! È forse colpa dei cambiamenti climatici? Non diciamo fesserie: se così fosse, come ci hanno sempre detto, dovremmo avere un’estate caldissima, invece… Già quella scorsa (2013) è stata una tipica estate mediterranea (parlo del nostro paese, ovviamente) con le sue due classiche ondate di caldo, peraltro anche di breve durata. Poi abbiamo avuto un inverno nevoso al nord e, in generale, caldo. A seguire una primavera piovosa e fresca, ed ora un’estate umida e molto variabile, specie al nord, dove non sono mancate le precipitazioni abbondanti. 

Ma anche le regioni centrali hanno avuto il loro tributo di acqua. 

Di chi la colpa? Colpa di una configurazione barica (ovvero del campo delle pressioni) che vede i due anticicloni estivi (strutture atmosferiche che mantengono l’aria stabile), ovvero quello delle Azzorre e quello africano, posizionati l’uno sull’atlantico centro settentrionale e che lambisce la penisola iberica, l’altro sul medio oriente che si spinge fino alla Russia centrale, con le perturbazioni atlantiche costrette a visitare il polo nord per poi scendere dal mare del nord fino al Mediterraneo centrale dove, scontrandosi con masse d’aria più calde e umide, danno luogo a quelle precipitazioni intense che abbiamo sperimentato nel mese di luglio. 

Conseguenze: caldo su Marocco, Portogallo e parte della Spagna, fresco sull’Europa centrale e, in maniera minore e comunque non consueta, sulla Tunisia, parte dell’Algeria e della Libia, variabile sull’Italia e sulla Croazia. 

E il caldo?  Quello lo troviamo in Egitto ma, soprattutto in medio oriente e sull’area del mar nero fino alla Russia centrale, zone, quindi, dove la situazione è calda, non solo dal punto di vista politico-militare, ma anche dal punto di vista climatico. 

Ma allora la vera estate? Non esiste una “vera estate”! Esistono vari aspetti stagionali e se intendiamo la classica stabilità estiva con punte di caldo oltre i 35° e più giorni senza temporali, allora dobbiamo ancora aspettare. La configurazione sopra descritta sembrerebbe rimanere ancora per qualche tempo ed anche l’inizio di agosto presenterà le precedenti caratteristiche: ancora condizioni di variabilità interesseranno il centro-nord (uno-due giorni di sole alternati a temporali e vento). Poi, pian piano, dal sud, si dovrebbe presentare l’anticiclone africano mentre quello delle Azzorre dovrebbe spingersi fino alla mittle-europa. Sembrerebbe quindi che dal 10 agosto fino al 20 godremo di alcuni giorni di relativa calma, ovvero si potrebbe configurare come il periodo migliore dell’estate; poi dovrebbe riprendere l’altalena della variabilità,  e poi?….. inutile spingerci oltre, si tratta di previsioni a lungo termine, con tutta la loro indeterminazione. Previsioni, appunto, non certezze! Godetevi il periodo di ferie, rilassatevi e se piove… cercate alternative alla spiaggia o alla passeggiata in montagna: il nostro Paese ne offre tantissime!

* Meteorologo