Cultura

Ancora un successo per l’Anfiteatro Festival. Apprezzata l’esibizione di Paola Quattrini

paola quattrini

paola quattrini

di Emanuele Cammaroto

Si è conclusa con ampi consensi l’edizione 2014 dell’Anfiteatro Festival, kermesse organizzata dall’Assessorato Cultura, Turismo e Spettacolo della città di Albano. Un programma ricco, vario ed equilibrato ha portato in scena, nei mesi di Luglio e Agosto, spettacoli ed interpreti di altissima qualità e valore. In questo contesto, un particolare cammeo è stato rappresentato dallo spettacolo di Paola Quattrini, andato in scena il giorno di Ferragosto. “Oggi è già domani”, una acuta commedia che l’inglese Willy Russel scrisse nel 1986, tradotta ed adattata ai gusti italici da Jaja Fiastri e portata in scena dal 2004 da Paola Quattrini. Il testo è pieno di brio e ricco di sagaci riflessioni sulla condizione della donna, ma anche su alcuni tratti tipici dell’uomo e della società borghese europea degli anni settanta/ottanta.

Un momento dello spettacolo

La commedia è un monologo di una donna matura. Dora, una casalinga cinquantenne, madre di due ragazzi trentenni egoisti ed egocentrici. Un marito distante, preso dal proprio lavoro. Una donna non più donna ma semplice “fornitrice di servizi”. Cuoca e massaia inascoltata, tanto da essere costretta a parlare al muro della sua cucina. Il muro, simbolo dell’incomunicabilità, è l’unico in grado di ascoltarla. Anche la sua amica del cuore, Pia, che la esorta a rompere la monotonia e fuggire dalla solitudine, offrendole una vacanza da trascorrere insieme in Grecia, l’abbandonerà già sul volo verso l’arcipelago, cedendo alle lusinghe di un passeggero.  Così, la povera Dora sostituirà il “muro” della sua casa di Codigoro, con uno scoglio greco. Perché anche in Grecia, pur scoprendo di suscitare ancora l’attenzione degli uomini ed avere un’avventura, Dora rimane una donna sola.

CIMG5886L’aver intrapreso il viaggio è comunque una chiave di volta nella sua esistenza. Dora torna ad essere consapevole della propria identità,  riscopre la propria personalità, la capacità di scegliere e di difendere le proprie scelte. Così decide di rimanere nella terra achea, di lavorare, costringendo il marito a raggiungerla per parlare del loro futuro. Un futuro che non è descritto, perché la commedia non distribuisce ricette, né giudizi: offre spunti di analisi, come spunti di analisi ha offerto la stessa rassegna, che ancora una volta ha calamitato consensi ed apprezzamenti, facendo dell’Anfiteatro di Albano una delle mete d’intrattenimento preferite dell’estate castellana. 

Dora riesce a farsi ascoltare solo dal "muro"L’adattamento della Fiastri, la regia di Pietro Garinei,  che la Quattrini ha continuato a seguire anche dopo la sua scomparsa, in sinergia con la verve e la bravura della stessa interprete, rendono questo monologo ancora molto attuale. Forse la società di oggi non costringe più le donne al focolare domestico e alla sottomissione completa ai desideri del marito. E’ molto più raro che la donna non trovi il coraggio di dirgli che andrà fuori con un’amica, ma è purtroppo ancora una realtà che le donne di oggi siano vittime e schiave dell’amore, nonostante sia un amore malato. Così Paola Quattrini, con leggerezza, ma grande intelligenza, ha inserito alcune battute che, pur divertendo, attualizzano il messaggio dell’opera; ancora oggi troppe donne, emancipate nel ruolo sociale, rimangono sottomesse ad una falsa idea di amore.

Paola Quattrini ha saputo tenere per due ore il ritmo di uno spettacolo non facile, con  un’interpretazione perfetta, frutto di studio e talento non comuni.