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‘Guerra’ tra Ariccia e Marino sulle sorti degli Ospedali. Duri Cianfanelli e Silvagni

spolverini
Emilio Cianfanelli

Emilio Cianfanelli

di Michela Emili

Accuse di campanilismo tra primi cittadini e reparti tirati a destra e sinistra è il condimento frizzante dell’iter di approvazione dell’Atto Aziendale, la riorganizzazione cioè del sistema sanitario dell’Asl Rm H approntata dal direttore Generale Fabrizio D’Alba e dal suo staff, che dopo il passaggio in Conferenza dei Sindaci di giovedì scorso, ora attende l’ok del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Già la settimana scorsa la decisione di trasferire i reparti di Oncologia, Senologia e Fisiatria dell’ospedale “Luigi Spolverini” al “San Giuseppe” di Marino aveva sollevato lo sdegno del sindaco ariccino Emilio Cianfanelli, sollecitato dalla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale aperto tenutosi a Palazzo Chigi, con la quale l’assise ha richiesto il rispetto dell’Atto aziendale e il trasferimento dei reparti solo una volta attivo l’ospedale dei Castelli (LEGGI).

Musica per le orecchie per il sindaco di Marino Fabio Silvagni, che dopo aver preso il testimone del suo predecessore Adriano Palozzi nella strenua difesa del nosocomio della città, era già sceso in piazza in testa a un corteo cittadino (accompagnato da D’Alba stesso) per difendere le potenzialità della struttura ospedaliera,  già privata del polo della maternità e che ancora in precedenza aveva perso il Pronto Soccorso in favore del “San Sebastiano” di Frascati.

“Mi lascia più d’una perplessità l’atteggiamento poco collaborativo e segnatamente mirato contro la riqualificazione dell’ospedale di Marino che, stando a quanto mi ha riferito l’assessore alla Sanità, ha tenuto nel corso di tutta l’assemblea di giovedì scorso il mio collega Emilio Cianfanelli, Primo cittadino di Ariccia – ha diramato in una nota Silvagni -. Nelle sue parole pronunciate ieri in riunione, al di là della notevole e riconosciuta preparazione in materia, essendo egli medico, si è notato un certo campanilismo quanto mai fuori luogo in questa fase. Perché mette a rischio un piano fatto nella massima emergenza che, finalmente, cerca di tutelare tutte le esigenze”.

Pronta la risposta di Cianfanelli. “La mia posizione è un atto di lealtà nei confronti degli altri sindaci e di tutti i cittadini. E’ inutile e dispendioso trasferire i reparti a Marino, in una struttura peraltro mal ubicata sul territorio e carente di parcheggi, quando già sappiamo che tra due anni e mezzo circa dovranno essere trasferiti nuovamente nell’Ospedale dei Castelli.

“Si tratta di una captatio benevoletiae pseduo politica clientelare che non fa onore a chi la difende – rincara il sindaco ariccino -. Noi non solo non siamo stati campanilisti ma abbiamo il grande merito di aver pensato e reso possibile la realizzazione di una soluzione degna per un bacino di minimo 300mila persone. Partendo dal presupposto che gli ospedali di Albano e Genzano non erano in grado di offrire tutte le risposte necessarie, abbiamo abbandonato con dispiacere il progetto di ristrutturare lo Spolverini di Ariccia, sul quale gravano numerosi vincoli del Ministero dei Beni Culturali, in favore di una struttura moderna e funzionale, posta su un terreno di 15 ettari sulla Pontina, in grado di servire non solo i Castelli ma anche Pomezia e Aprilia che non hanno una struttura ospedaliera pubblica. Dopo la diatriba con Frascati non è possibile sedare i malumori spostando reparti addirittura da altri distretti. Se Silvagni crede che i servizi sanitari non siano sufficienti consiglio anche a lui di fare un discorso più complessivo e realizzare l’ospedale tuscolano”.

Ma il sindaco Silvagni promette battaglia. “I cittadini di Marino sono pronti a tornare in piazza”.

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