Cultura

A Campo dè Fiori la presentazione di ‘Storia di un Cantastorie’: la fisarmonica di Mutino nel racconto di Maria Lanciotti

locandina presentazione Libreria Fahrenheit

locandina presentazione Libreria FahrenheitMercoledì 12 novembre, alle ore 18.30, a Roma, nella Libreria Fahrenheit451, in piazza Campo dè Fiori, 44, verrà presentato ‘Storia di un Cantastorie Daniele Mutino, una fisarmonica itinerante, col Racconto-intervista a cura di Maria Lanciotti – Edizioni Controluce 2014. Sarà presente l’autrice, con gli interventi musicali dello stesso Maestro Mutino. Interverranno Luca Leoni, scrittore e saggista, Adolfo Brunacci, fotografo e regista, Claudio Montuori, musicista e artista di strada. 

La Storia vista da un cantastorie. I fatti indagati attraverso una lente che non deforma ma accarezza il passato con una sensibilità propria solo a coloro che l’arte la vivono, la respirano e la configurano come base stessa dell’esistenza, centellinata in un’interminabile “promenade” di ricerca del Senso. (E. B

Storia di un cantastorie

Il titolo è riduttivo. Si tratta in realtà dell’incontro di due cantastorie: Daniele Mutino, quello che ha scelto la missione di cantastorie, e Maria Lanciotti che la sua missione la va svolgendo da oltre trent’anni nei suoi libri densi di storie e di vita. Come accade qui, dove il racconto di Mutino s’intreccia indifferentemente con i fermenti universitari, l’ansia ecologica, il Cammino verso Santiago e la Prima Guerra del Golfo … «l’artista di strada è comunque un personaggio ai limiti della società, oltre i confini della ‘normalità’, e la sua scelta di vita è sempre legata a doppio filo ad un sogno e a un bisogno». Il bisogno, e la scelta, di Mutino, diplomato in pianoforte al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro e concertista internazionale, antropologo ed etnomusicologo, è quello si spogliarsi dell’abito scuro di una classicità esclusiva e che ingessa, per indossare i jeans della libertà espressiva e dell’afflato popolare. Che non significa abbassare il livello artistico, anzi. Significa solo centrare l’obiettivo con altre forme e percorsi. A Santiago si può arrivare ottimamente in treno godendo del paesaggio dal finestrino, o a piedi immersi tra la gente che prega, grida o canta e ogni tanto «beve vino». (A. P.)

MUTINO