C’ha pensato Paolo Felci, leader cittadino di CasaPound, a mettersi di buona lena per ripulire lo spontaneo graffito in memoria di Franco Ercoli, che campeggia da qualche tempo sul muro di cinta del campo ‘Giovanni Scavo’ di Velletri.
Qualcuno lo aveva insozzato con della vernice bianca e Felci si è ‘armato’ di spugna per ripulirlo. “I morti si lasciano riposare in pace ed il loro ricordo si rispetta”, il commento a caldo dell’ex candidato sindaco di CasaPound.
In tanti, anche sui più popolari social network, non hanno mancato di stigmatizzare il gesto di spregio nei confronti dell’ex esponente politico dell’Msi, perito sotto i colpi di arma da fuoco nell’estate del ’92.
Di Ercoli in tanti si sono affrettati a rimarcare le qualità umane e il senso di ammirazione e rispetto che anche i suoi avversari politici non mancavano di dimostrargli.
“Quelli erano altri tempi” ha commentato una veliterna, in riferimento ad una stagione in cui la politica si combatteva con altre armi, in primis quelle della dialettica.
