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Flash – La mostruosità della nostra monnezza finisce su ‘Rai 3’

ecofobia

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Flash

di Maria Lanciotti

Domenica 23 novembre alle ore 19.55 coprifuoco per tanti comuni castellani e del circondario, interessati alla macabra questione dei due nuovi progetti puntati come armi bio-logiche direttamente al cuore della Velletri ricca di produzioni agricole, rigorosamente Made in Italy.

Eco-Fobia, una puntata di Blob su Rai3, per tratteggiare in pochi minuti il quadro allucinante di una situazione che sta emergendo in tutta la sua assurdità e pericolosità, anche per chi non vuol vedere, per chi non vuol sapere, per chi vorrebbe lavarsene le mani senza essersele prima sporcate.

Perché occorre sporcarsi le mani, per rimestare nel calderone dei tanti affari illeciti messi a punto dai maneggioni della monnezza laziale. Occorre respirare il puzzo e i veleni di una mistura ributtante per capire fino in fondo l’atrocità dei delitti che si vanno commettendo impunemente da anni sulla terra di tutti, che si riflette sulla qualità dell’acqua che è di tutti, sulla respirabilità dell’aria che è di tutti, sul presente e sul futuro che è di tutti, sull’eredità dei padri faticosamente conquistata e che rapidamente si va dilapidando senza alcun rispetto, senza alcun rimorso, senza più possibilità di recupero.

La puntata di Blob è stata breve ma il quadro è stato ben tracciato, in tutta la sua drammatica gravità. Il progetto della Ecoparco srl e il progetto della Volsca Ambiente e Servizi S.p.a, stanno lì pronti per essere lanciati dopo anni di omertosa e accurata preparazione, ma la magistratura si sta muovendo celermente, il sito interessato si trova sotto sequestro, e non resta che confidare che l’iter burocratico per la Valutazione Impatto Ambientale sia condotto alla Regione Lazio con la massima correttezza, senza intralci o abboccamenti di sorta.

Ma l’esperienza insegna e la prudenza non è mai troppa. Quando si ha a che fare con un sistema mostruoso che altri ecomostri vuol creare, senza necessità alcuna e contro ogni sana logica a tutela della vita, nessuno può dirsi fuori: dal Primo Cittadino all’ultimo, ognuno dovrà rispondere delle sue azioni, delle sue mancate azioni e di eventuali cattive azioni. Ai suoi figli, ai suoi nipoti, in primis.

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