Sarà rimasto deluso chi, alzandosi di buon mattino, si sarà recato dinanzi alla propria edicola di fiducia trovandola chiusa. Per una volta a scioperare non sono stati giornalisti e personale dei giornali, ma chi quei giornali li vende, ovvero gli edicolanti.
Serrande abbassate per tutta la giornata di oggi in molte edicole dei Castelli. “Gran parte di noi sono chiusi – ci fa sapere un edicolante di Velletri – per lottare contro una liberalizzazione che annienta la nostra categoria”. La “serrata”, di portata nazionale, è a protesta della bozza del Ddl sulla Concorrenza, contro la liberalizzazione selvaggia della rete di vendita e a favore del riconoscimento del servizio di pubblica utilità e della regolamentazione comunale delle licenze. Alcune edicole, pur restando aperte, non hanno venduto i quotidiani, inscenando una forma di protesta alternativa. Forma di protesta che non ha chiaramente visto coinvolti i punti vendita inglobati nei supermercati.
Le misure al vaglio del governo, a detta dei giornalai, deregolamentano di fatto l’attività, mettendo a rischio la sopravvivenza di gran parte delle edicola.
