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I Cinque Archi pattumiera di Velletri? M5S e La Spinosa all’attacco dei vertici comunali

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rifiutiE’ una calma solo apparente quella riguardante la situazione dei rifiuti a Velletri. Dopo manifestazioni e convegni l’ultima settimana è volata via nell’attesa che arrivassero notizie che in qualche modo cambiassero la realtà delle cose. Al momento continuano però le attività di chi al progetto del ‘triangolo dei rifiuti’ in zona Cinque Archi si oppone fermamente.

E’ il caso, tra gli altri, del Movimento 5 Stelle di Velletri, che si affida ad una nota per chiedere le dimissioni degli assessori all’ambiente e all’urbanistica, Luca Masi e Orlando Pocci. “Il 21 novembre – si legge in una nota dei pentastellati veliterni – è  apparso il cartello del sequestro della ex cava di pozzolana da parte della Forestale (LEGGI QUI). I primi articoli di giornali hanno scritto che in seguito ai primi carotaggi sono stati trovati rifiuti pericolosi. Un mese fa avevamo tentato in Consiglio comunale di chiedere al Sindaco se ci metteva a conoscenza delle indagini in corso apparse sui giornali e l’amministrazione sembrava esserne del tutto ignara.  Ignari come lo erano del progetto di discarica apparso su quel terreno, ignari come lo sono stati riguardo la situazione di elettrosmog del territorio, ignari ed immobili di fronte ad una devastante autostrada che taglierà le campagne veliterne.  In questi anni abbiamo continuato ad assistere ad un solo progetto per la nostra città: business su cemento e immondizia…Ci prendono per i fondelli parlando di sviluppo del territorio, dell’ambiente, turismo…ma di cosa parlano? Oltre a due biciclette ad uso privato per il resto assistiamo alla svendita del territorio in favore di centri commerciali,  centri congressi, centri rifugiati politici, gestione dei rifiuti inesistente, progettazione urbanistica zero, controllo meno di zero! Dubitiamo – continuano dal M5S – che i cittadini abbiano scelto questo con il loro voto e soprattutto gli assessori non sono stati scelti dai cittadini. Oggi abbiamo scoperto rifiuti speciali in una cava vicina alla ex discarica ancora da bonificare, abbiamo scoperto che sul territorio incidono altre ex discariche mai bonificate.  Siamo noi la terra dei fuochi e siamo terra di conquista della speculazione peggiore e riteniamo che responsabili di questa mancanza di controllo e buon progetto siano gli assessori all’urbanistica ed all’ambiente di cui chiederemo l’immediata sfiducia da parte del Consiglio comunale, augurandoci – concludono i pentastellati – che i consiglieri responsabili e che hanno a cuore la loro città supportino l’iniziativa”.

Concetti in parte già esternati da ‘La Spinosa per l’Ambiente’ che qualche ora prima aveva puntato il dito su alcune dichiarazioni dell’Assessore Masi. “Ebbene sì, siamo Cassandre – esordiscono gli ambientalisti, trainati dal presidente Corrado Bisini -, ma nessun dio ci ha donato doti profetiche. Abbiamo solo delle conoscenze supportate da elementi scientifici che ci permettono di vedere i pericoli che possono derivare dal progetto del Biogas e  che ci fanno capire chiaramente che il fine del progetto non è certo un bene per la comunità, ma un affare per alcuni privati. L’assessore all’ambiente (si fa per dire) Masi, che parlando del biogas, non dice che il progetto è pericoloso per la salute dei cittadini, omette anche di dire che le previsioni dei rifiuti trattati sono enormemente superiori alle esigenze di Velletri, non tiene conto del fatto che il processo di compostaggio viene effettuato da sempre nelle campagne e si dimentica anche di dire che la maggior parte della popolazione di Velletri risiede in campagna e quindi il residuo organico che andrebbe nel  compostaggio è una quantità irrisoria. Omette soprattutto di spiegare i motivi per cui la raccolta differenziata,  iniziata da qualche anno, ancora non è estesa a tutto il territorio cittadino. Omette di citare i costi dell’operazione e il percorso che la Volsca ambiente dovrebbe affrontare per sostenerli. Nel trattare poi dell’argomento cava (sequestrata nei giorni scorsi) ha il  coraggio di sostenere che l’amministrazione non è un organo di  polizia: forse ignora che il sindaco, secondo il decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, ha un obbligo di controllo in materia ambientale. Cassandre tristi, ci ha definito: generalmente siamo persone allegre in quanto facciamo del volontariato a favore dell’ambiente e questo ci gratifica: tristi lo diventiamo quando vediamo che chi amministra non lo fa come servizio per il bene comune”.

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