POLITICA

La Piazzoni nel Pd: ‘ecco le ragioni d’una scelta’. Dura replica al sindaco Gabbarini

Ileana Piazzoni

L’ANTEFATTO: – LA PIAZZONI COMPLETA LA METAMORFOSI E PASSA AL PD.

MA PER IL SINDACO (NEO COMPAGNA DI PARTITO) E’ DA ‘CHI L’HA VISTO?’

L’avevamo definita una metamorfosi, senza presumere di peccare d’azzardo. Una metamorfosi che avevamo intravisto nel passaggio da Sel al Pd del deputato Ileana Piazzoni, che a meno di due anni dall’inizio della legislatura si è trovata a transitare dai banchi dell’opposizione a quelli di maggioranza, con una breve sosta nell’interregno di Led (Libertà e Democrazia), soggetto che ha in qualche modo accomodato e facilitato il passaggio da Sinistra Ecologia e Libertà al Partito Democratico.

Nulla di trascendentale, d’altronde, nel panorama politico italiano. Unici a livello locale a riportare la notizia l’avevamo tuttavia accompagnata da alcune dichiarazioni consiliari del sindaco di Genzano, e neo compagno di partito della Piazzoni, Flavio Gabbarini, che in merito alle difficoltà dei Comuni di rientrare nel Patto di Stabilità non le aveva mandate a dire alle rappresentanti parlamentari d’origini genzanese (anche la Fattori, oltre alla Piazzoni, ndr), ritenendole sarcasticamente meritevoli dell’intercessione di ‘Chi l’ha Visto?’. 

La Piazzoni nelle ore successive alla pubblicazione dell’articolo ha fatto pervenire alla nostra redazione una replica che integralmente pubblichiamo, non senza rammaricarci per il suo successivo attacco via social network, col quale invece di aspettare pazientemente i tempi tecnici di pubblicazione (così come da noi stessi garantito)  ha preferito metterci alla gogna dei suoi ‘amici’, annoverandoci, con poco stile, nel calderone della stampa non libera (calderone dal quale probabilmente escludere i tanti giornali di partito campati per anni sulle spalle degli italiani, tra finanziamenti pubblici miliardari che non scemavano, nonostante le poche migliaia di copie vendute…).

Esprimiamo rammarico per un azzardo che non ha tenuto conto del duro lavoro portato avanti a mò di volontariato dalla nostra redazione, i cui risultati, lusinghieri, ne fanno un autentico punto di riferimento nel panorama dell’editoria locale. Ci spiace aver rotto le uova nel paniere a qualcuno, o aver fatto notare un qualcosa che rischiava di passare sotto traccia, ma la nostra attenzione è stata evidentemente superiore a quella di tanti media, anche nazionali. Nell’esordio della sua lettera, d’altronde, la deputata genzanese fa credere che il suo passaggio sia stato “ampiamente trattato dai media nazionali”, fino a ritenere “bizzarro” il sostenere che sia avvenuto in “silenzio”. Eppure facendo una ricerca sui più popolari motori di ricerca collegati alle ‘news’ della sua entrata nel Pd non vi è traccia, come non ve n’è traccia sul suo sito internet, sempre accuratamente aggiornato, che nella fattispecie non ha però ritenuto meritevole far menzione dell’entrata nel nuovo partito di maggioranza.

Di seguito la lettera integrale che l’onorevole Ileana Piazzoni, eletta nella Camera dei Deputati, ha inviato a ‘Castelli Notizie’, certi che ai nostri lettori, più che le nostre chiacchiere, interessi valutare il parere della parlamentare, per molti dei quali persino loro concittadina. Non siamo adusi accompagnare le lettere da preamboli del genere, ma quanto avvenuto poco fa ci ha in qualche modo costretti a delle puntualizzazioni che arrivassero a tutti, e non solo alla cerchia degli ‘amici’ della stimata deputa ‘neodem’.

Ileana Piazzoni“Gentile Redazione di Castelli Notizie,

leggo con sorpresa l’articolo da voi pubblicato sulla mia scelta di aderire al Partito Democratico.

Chiunque ha il diritto di interpretare ciò che succede come meglio crede, ma alcuni fatti penso che meritino un chiarimento, di cui sono certa l’articolo si sarebbe giovato se solo ci fosse stata la volontà di una interlocuzione. Del resto, la scelta mia e degli altri colleghi, riuniti nell’associazione Led – Socialisti Europei, di lasciare Sel e aderire al Pd è stata ampiamente trattata dai media nazionali: affermare quindi che il mio passaggio stia avvenendo silenziosamente appare quantomeno bizzarro.

Innanzitutto, vorrei tranquillizzare tutti: non sto compiendo alcuna metamorfosi. Rimanendo ferma nelle mie convinzioni, ho scelto di lasciare il partito che ho contribuito a fondare con anni di duro lavoro, nel momento in cui questo ha deciso di abbandonare il campo del socialismo europeo e soprattutto di uscire dal progetto del centrosinistra. Io sono stata eletta nella coalizione Italia Bene Comune, composta da Pd e Sel, e nessun parlamentare delle fila di Sel sarebbe stato eletto senza quell’alleanza. La sconfitta della coalizione ha portato con sé un profondo cambiamento di scenario, e se sicuramente l’alleanza con un pezzo di centrodestra (imposta dalla necessità dei numeri, non avvenuta per libera scelta politica) non era previsto, dubito che il mio mandato elettorale prevedesse la costruzione di una coalizione finalizzata alla sconfitta del Partito Democratico, come è ora l’obiettivo dichiarato di Sel.

Ho sempre creduto nella necessità di costruire un campo di centrosinistra di governo, a tutti i livelli. Idea cui mi attenni anche in occasione delle ultime elezioni comunali, scegliendo insieme agli altri compagni di Sel di Genzano di rimanere nell’ambito della coalizione con il Pd, che scelse di appoggiare il sindaco uscente Ercolani, senza passare per le primarie. Oggi riconosco che sia stato un grave errore non fare le primarie, ma non ho dubbio alcuno in merito alla scelta di restare nella coalizione. Nulla da far dimenticare, dunque. D’altra parte, chi allora scelse di uscire dal Pd, costruendo una coalizione alternativa e sconfiggendolo, decidendo poi di rientrare nel partito, ha compiuto un percorso legittimo, ma che difficilmente potremmo definire lineare.

Se davvero il sindaco Gabbarini ha espresso quanto riportato dall’articolo, posso in merito solo esprimere il mio totale stupore, avendo più volte sollecitato personalmente lo stesso sindaco ad incontrarci per capire come aiutare il governo della città di Genzano, idea sempre accolta con favore anche se mai concretizzata. Se volessi seguire la stessa modalità di ragionamento, potrei dire che alla stessa trasmissione di “Chi l’ha visto” potrebbero rivolgersi i tanti cittadini genzanesi alla ricerca di risposte da parte dell’Amministrazione Comunale, visto il largo malcontento che percepisco, ma invece so bene quanto sia difficile amministrare oggi e quanto sia pericoloso uno scaricabarile tra rappresentanti istituzionali che dovrebbero dialogare il più possibile per affrontare un periodo storico difficilissimo.

Mi permetto di ricordare che sono stata eletta in un collegio molto ampio che comprende tutta la città di Roma e tutta la sua provincia. La difficoltà di seguire un territorio tanto grande esiste. Auspico che la nuova legge elettorale, che spero sia approvata al più presto, riduca l’ampiezza dei collegi consentendo a chiunque verrà eletto in futuro di poter avere nuovamente un legame più stretto con il proprio territorio. Ma ciò non toglie che i tempi in cui il ruolo del parlamentare aveva a che fare anche con la possibilità di portare risorse nel proprio collegio attraverso emendamenti “notturni” alle leggi finanziarie sono fortunatamente finiti, dato che l’enorme debito pubblico alla base delle nostre drammatiche difficoltà economiche è stato causato anche da quel modo di concepire la politica.

Il mio lavoro in Parlamento verte soprattutto sul tema delle politiche sociali, e sono certa che i risultati ottenuti in merito ai finanziamenti e alle modalità di gestione delle stesse potranno essere utili anche al Comune di Genzano.

Ma il mio compito è inserito in quello più ampio di una generazione che, finalmente al governo del Paese, deve farsi carico di cambiarlo radicalmente, mettendo fine allo sciagurato sistema che ha portato l’Italia ad avere la più alta spesa pubblica a fronte di un pessimo sistema di protezione sociale e di un’incapacità profonda dell’apparato statale, cause di opacità e corruzione.

E’ un compito davvero ingrato, il nostro, ma non possiamo fare altro che assumercelo, se non vogliamo arrenderci all’idea di consegnare alle giovani generazioni un paese in irreversibile declino. Spiace per gli amanti delle dietrologie, ma alla base delle mie scelte politiche ci sono solo questa consapevolezza e questa volontà.

In ultimo, non condivido il giudizio ingeneroso dato sul Pd di Genzano, che è una delle organizzazioni più solide del territorio, nonostante il lungo periodo di divisioni interne.

Il Pd ha bisogno ovunque, anche a Genzano, di un forte rinnovamento, non solo generazionale, ma anche di forme, strumenti, capacità di coinvolgimento delle energie migliori della società. Per lungo tempo ritengo non ne sia stato capace, ma purtroppo anche chi come me ha provato a farlo fondando un altro partito ha egualmente fallito.

Ora invece, mentre viviamo la punta più drammatica della crisi economica, i cittadini hanno espresso chiaramente la loro volontà di dare fiducia al Partito Democratico come attore principale di un cambiamento non più rinviabile. A questo intendo dare il mio contributo, a Genzano, città in cui vivo dall’infanzia e a cui sono profondamente legata, ma senza perdere di vista che solo vincendo le resistenze al cambiamento su scala nazionale ed europea potremo ridare un futuro al nostro paese, sconfiggendo i populismi grandi e piccoli che sperano di lucrare sulla disperazione di chi vede ogni giorno peggiorare la propria condizione di vita.

Restando a totale disposizione per qualsiasi chiarimento in merito al mio operato, porgo cordiali saluti”.

Ileana Piazzoni,

Deputata Partito Democratico

L’ANTEFATTO: – LA PIAZZONI COMPLETA LA METAMORFOSI E PASSA AL PD.

MA PER IL SINDACO (NEO COMPAGNA DI PARTITO) E’ DA ‘CHI L’HA VISTO?’

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