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Scuole – A rischio denuncia alcuni studenti del Joyce di Ariccia. Occupato anche il Vailati di Genzano

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Porta chiusa al liceo 'Joyce' di Ariccia

Porta chiusa al liceo ‘Joyce’ di Ariccia

Dal Maffeo Pantaleoni di Frascati la protesta degli studenti si sta allargando a macchia d’olio a molti altri istituti scolastici del territorio castellano. Sfidando professori, dirigenti scolastici e, talvolta, le stesse leggi, gli studenti mostrano il braccio di ferro contro i tagli all’istruzione e la precarietà dell’edilizia scolastica. Per loro servizio d’ordine alle porte, didattica alternativa e notti in palestra.

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Il liceo classico Cicerone occupato

A serrare per primo le porte è stato il 2 dicembre l’Istituto professionale di Frascati (LEGGI), seguito dalla succursale dell’Istituto Michelangelo Buonarroti.

A seguire anche i ‘cugini’ del liceo classico “Marco Tullio Cicerone” hanno occupato l’istituto. “Attraverso l’occupazione, la forma più forte ed incisiva di protesta – dichiara la rappresentante di istituto del ‘Cicerone’ – ci siamo riappropriati di quello spazio che le ultime riforme e le politiche scolastiche degli ultimi decenni ci stanno pian piano togliendo”. Accanto alla protesta generale al ‘Cicerone’ c’è anche un problema di mancanza di aule. “Alcune classi fanno lezione in biblioteca e nei laboratori informatici – continua la studentessa -. Gli spazi sono pochi e non permettono un aumento delle iscrizioni, fondamentali per l’istituto al fine di raggiungere l’autonomia e scongiurare l’accorpamento”.

Durante l’occupazione – conclude –  faremo lavori di ristrutturazione delle aule e stiamo cercando di aprile un dialogo con la cittadinanza tramite raccolte firme e petizioni, per arrivare nelle sedi opportune“.

I Carabinieri al 'Joyce' di Ariccia

I Carabinieri al ‘Joyce’ di Ariccia

Al linguistico “James Joyce” di Ariccia sono intervenuti i carabinieri della locale stazione, chiamati dalla dirigenza scolastica per la tentata occupazione della scuola.

Al vaglio della magistratura, su informativa dei carabinieri, la posizione di alcuni ragazzi che avevano organizzato il blitz, che rischiano ora una denuncia per occupazione non autorizzata di edificio pubblico, danneggiamento, invasione di bene comune e interruzione di pubblico servizio.

I militari hanno identificato gli organizzatori e ascoltato in caserma alcuni studenti. Le lezioni si sono poi tenute regolarmente, mentre alcuni studenti sono poi rimasti in assemblea permanente nella sala conferenze dell’auditorium.

Il 'Vailati' di Genzano

Il ‘Vailati’ di Genzano

Le porte erano state chiuse con delle catene, che sono state fatte rimuovere dai carabinieri, per riaprire la scuola a professori e studenti e consentire così il regolare svolgimento delle lezioni (LEGGI QUI LA REPLICA DEGLI STUDENTI).

Epilogo diverso allo Scientifico ‘Valiati’ di Genzano, dove l’occupazione è andata a buon fine. In subbuglio anche diversi istituti di Velletri, dove sono al vaglio analoghe iniziative. 
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